Non solo Lorenzo Insigne, anche Federico Bernardeschi può lasciare Toronto per far ritorno in Italia. E più precisamente alla Juventus. Un flop clamoroso e fragoroso, quello degli italiani in Mls. Eppure all’inizio della loro avventura in Canada erano certi che il futuro del calcio sarebbe a stato a stelle e strisce. Oggi, restano solo le strisce: quelle bianconere, che Fede vorrebbe indossare di nuovo.
- Bernardeschi e l'avventura disastrosa col Toronto
- Possibile ritorno in Italia: Bernardeschi ci spera
- La Juve di oggi, Allegri e Vlahovic: il Berna-pensiero
Bernardeschi e l’avventura disastrosa col Toronto
Non l’aveva immaginata così, l’esperienza americana. Bernardeschi lo ha confessato in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. “Non come ci aspettavamo tutti, a partire dalla società. Abbiamo avuto tante difficoltà, ci sono stati cambi di allenatore, probabilmente era un progetto sbagliato”. Già, i problemi con Bradley, l’ammutinamento e l’ultimo posto nella Eastern Conference di Mls col Toronto che ha perso addirittura venti partite vincendone soltanto quattro.
“Dal punto di vista personale ho fatto un discreto campionato, è stata una bella esperienza in un calcio totalmente differente, dove i viaggi sono molto più lunghi e non è semplice” ha continuato l’ex Fiorentina.
Possibile ritorno in Italia: Bernardeschi ci spera
Per far fronte alle assenze forzate di Fagioli e Pogba, la Juve è caccia di rinforzi a centrocampo. E Bernardeschi potrebbe rappresentare un’occasione low cost per gennaio, magari attraverso la formula del prestito semestrale. “Alla Juve sono diventato un uomo e un calciatore di livello – ha dichiarato alla rosea -. Un pezzo del mio cuore è rimasto lì. Per la Juve io ci sarò sempre. E poi ho casa a Torino”.
Insomma, più d’una semplice apertura. ‘Brunelleschi’, com’era stato soprannominato agli inizi della sua esperienza in bianconero, è pronto a lasciare il freddo gelido di Toronto per approdare – di nuovo – sotto la Mole. Stesso discorso vale per Insigne, accolto come una star e ora tra i più contestati: il Magnifico spera nella Lazio o nella Fiorentina.
La Juve di oggi, Allegri e Vlahovic: il Berna-pensiero
Meno fuoriclasse, più talenti da coltivare: ecco la nuova linea della Juve. “Sì, oggi a 23 anni sei quasi un veterano, è un gruppo costruito sui giovani e non è giusto fare paragoni – sostiene Bernardeschi -. Ma conta la mentalità e rivedo lo spirito della vecchia Juve. Allegri? Max è bravissimo nella gestione e il 3-5-2 è il modulo ideale: la Juve ora ha una compattezza che non vedevo da anni. Ha sempre costruito gli scudetti sulle caratteristiche della squadra”. Infine un passaggio anche su Vlahovic: “È fortissimo così come Chiesa, è giusto tenerli entrambi”.