Una nuova Juve sta nascendo. Da quella di Allegri a quella di Thiago Motta, nella quale il “fino alla fine” è ormai solamente un ricordo. Il motto del nuovo corso bianconero sembra essere diventato quel “chi non è aggressivo non esiste” pronunciato dal preparatore atletico Collinet al centrocampista Khephren Thuram. Messaggio peraltro immediatamente accolto dall’ex centrocampista del Nizza che si prepara ad essere un elemento chiave per la Vecchia Signora.
- Khephren subito dentro la Juve
- Lì nel mezzo a rubar palloni
- Il pensiero di Tare e le aspettative della Juve
Khephren subito dentro la Juve
Corsa e personalità. Queste le caratteristiche aggiunte da Khephren Thuram alla causa bianconera. E aggressività, of course. Perché l’intensità deve essere un requisito fondamentale del nuovo corso mottiano. Il 23enne centrocampista figlio d’arte è apparso immediatamente convincente, con lo spirito giusto per inserirsi nel contesto juventino. Collinet, uomo fidato di Thiago Motta, si è divertito a punzecchiarlo per dargli ulteriori stimoli: ben accolti dal giocatore.
Lì nel mezzo a rubar palloni
Nell’allenamento della Juve il più piccolo dei fratelli Thuram – che si è rivelato anche un cantante provetto nel karaoke dell’altra sera – si è anche tolto lo sfizio del gol battendo il portiere Daffara. Non è chiaramente questa una delle specialità della casa, considerando che il centrocampista in carriera ha segnato solamente 10 reti in 188 partite. Ma nel 4-2-3-1 disegnato da Motta il compito che gli verrà affidato è proprio quello di aggredire i portatori di palla, come fatto in partitella contro Vlahovic e Fagioli in un assaggio di quello che dovrà essere la Vecchia Signora.
Il pensiero di Tare e le aspettative della Juve
La Juve si è divertita postando un video poco più di 30 secondi di Thuram, nel quale si intravede tutto il repertorio del giovane calciatore. Ighli Tare ha definito il centrocampista come la prossima grande sorpresa della Serie A. Di certo è che, se l’opinione pubblica può ancora non conoscerlo alla perfezione, il club invece si aspetta davvero molto da lui. L’erede di Rabiot deve aggiungere ancora più determinazione per consentire agli attaccanti maggiore libertà. Da fino alla fine a chi non è aggressivo non esiste il passo è breve.