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Juventus, per il sogno scudetto Allegri deve sfatare il tabù Inzaghi

Il derby d'Italia di domenica sera sarà il quarto incrocio tra le due squadre nel 2022: Inter finora imbattuta, la Juve riparte dall'ultimo precedente, snodo della corsa allo scudetto

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Ci sono partite che possono, se non decidere, orientare una stagione. E Juventus-Inter è quasi sempre una di queste, anche quando la classifica sembra dire altro. Si prenda il programma stellare della 13ª giornata di Serie A, la terzultima prima della pausa per i Mondiali. La sfida al vertice tra Atalanta e Napoli e il derby di Roma saranno disputati tra squadre che precedono in classifica bianconeri e nerazzurri, eppure è innegabile che il piatto forte del turno sarà proprio quello di domenica sera all’Allianz Stadium.

Juventus-Inter e il 2022 dei quattro incroci

Vuoi perché il derby d’Italia numero 246 della storia sarà di fatto uno spareggio che taglierà fuori quasi definitivamente la perdente dalla lotta allo scudetto, vuoi perché sarà il quarto confronto diretto del 2022 e vuoi perché l’ultimo precedente in campionato della scorsa stagione è ancora impresso nella memoria di tifosi e appassionati, per quanto successo sul campo, con l’Inter vittoriosa 1-0 tra le polemiche (d’ordinanza) grazie al rigore di Calhanoglu, fatto ripetere due volte, ma pure per… quanto non successo, dal momento che quel 3 aprile si chiuse di fatto la rimonta della Juventus verso le posizioni di testa, mentre all’Inter quei tre punti non bastarono per impedire lo scudetto del Milan.

Derby d’Italia, la Juventus e quel conto in sospeso pieno di rimpianti

“Se avessimo vinto quella partita sarebbe potuto ancora succedere di tutto” avrebbero poi detto a posteriori lo stesso Max Allegri e, in tempi più recenti, Danilo, uno dei leader dello spogliatoio della Juventus. Il fatto curioso è che sette mesi dopo la storia può ripetersi: i bianconeri sono infatti reduci da tre vittorie consecutive in campionato, senza gol incassati, la striscia più lunga proprio dal mese di aprile, quando il poker di vittorie si arrestò appunto contro i nerazzurri. Prima di quella giornata la classifica recitava Juve quinta a -1 dall’Inter e a -7 dal Milan capolista, che in quel turno avrebbe pareggiato. Oggi Juve e Inter sono vicine, divise da due sole lunghezze, con i nerazzurri davanti, ed anche se quella era la 30ª giornata e questa solo la 13ª, visto il ritardo accumulato da entrambe in classifica non conquistare i tre punti potrebbe essere esiziale.

Simone Inzaghi bestia nera della Juventus e di Allegri

Insomma, Allegri sarà chiamato a battere Simone Inzaghi, impresa che sembra diventata un tabù per il tecnico livornese che nella scorsa stagione ha perso tre scontri diretti su quattro con il collega, compresa la finale di Coppa Italia. Il bilancio dei 14 precedenti tra i due pende ancora dalla parte di Allegri per sette vittorie a cinque, ma Simone ha vinto tre finali, comprese quelle di Supercoppa Italiana 2017 (alla guida della Lazio) e 2022. Inzaghi, che aveva perso i primi quattro confronti con Allegri tra aprile 2016 e maggio 2017, non perde contro il rivale dal gennaio 2019, avendo pareggiato lo scontro diretto dell’andata dello scorso campionato a San Siro.

Il tecnico piacentino non sta solo diventando la bestia nera di Allegri, ma lo è a tutti gli effetti della Juventus: nessun tecnico più di Inzaghi ha infatti battuto i bianconeri così tante volte, ben sette, dall’aprile 2016, ovvero dall’inizio della carriera professionistica di Simone, che conta appena tre sconfitte nelle ultime nove partite. Domenica sera, inoltre, Inzaghi andrà a caccia di un posto nella storia dell’Inter: solo Helenio Herrera infatti, in ben tre occasioni, è riuscito a vincere in casa della Juventus per due stagioni consecutive. Sì, Juve-Inter è sempre un mondo a parte…

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