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Juventus, Ferrero torna sulle plusvalenze e spaventa i tifosi: “Ci vorranno ancora un paio d’anni”

Nell'Assemblea degli Azionisti del club bianconero l'argomento del giorno era l'aumento di capitale. Ma l'incontro è stata l'occasione per parlare anche di un passato turbolento che condiziona i piani futuri di Madama.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

L’Allianz Stadium è diventata quest’oggi teatro dell’Assemblea degli Azionisti della Juventus. L’occasione è diventata importante, per fare un po’ il punto della situazione in casa bianconera a pochi giorni di distanza dal delicato match contro l’Inter. Più che l’aspetto sportivo, comunque, ciò che è emerso sono i soliti fattori extra-campo che inevitabilmente condizionano i piani della Vecchia Signora. Per sistemare tutto, anche per ammissione dello stesso presidente Gianluca Ferrero, occorrerà del tempo.

L’Annus Horribilis della Vecchia Signora, che prova ad andare avanti

Il discorso del presidente della Juventus si è incentrato per lo più su un riassunto delle puntate precedenti. Dall’inchiesta penale, trasferita a Roma, alle indagini sportive che ad oggi possono considerarsi concluse senza dimenticare gli accertamenti della Consob su operazioni incrociate e manovre stipendi. L’Assemblea degli Azionisti è servita comunque per l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2023 oltre che per l’aumento del capitale sociale per un importo massimo di 200 milioni di euro.

Il passato che si trascina nel futuro

Tutti questi fattori ora elencati gravano ovviamente sullo stato di salute del club. Con delle nubi che faticano a diradarsi e andranno via soltanto col tempo. “Perché parliamo di compravendita di giocatori, l’operazione Dragusin-Cambiaso porta una plusvalenza di 2,5 milioni di euro in quella che è stata una doppia compravendita in cui la Juventus ha dato 3,5 milioni di euro di contropartita monetaria – ha raccontato il presidente Ferrero -. Il resto sono situazioni del passato che però poi si trascinano nel futuro, prima che si esauriscano gli effetti ci vorranno almeno un paio d’anni“.

Scanavino incensa Giuntoli e guarda il bicchiere mezzo pieno

Anche l’amministratore delegato Maurizio Scanavino ha voluto dire la sua sul momento bianconero. Più ottimista la visione del dirigente voluto da John Elkann, che ha ricordato l’importanza dell’ingresso in società di un elemento del calibro di Cristiano Giuntoli. E poi i giovani, dai quali ripartire per un futuro all’insegna della sostenibilità. “Il calo dai diritti tv è impattante, soprattutto per quello che riguarda le competizioni europee in quanto non partecipante – ha raccontato l’ad -. Ha un impatto minore rispetto all’anno precedente. Nel conto economico si rileva un aumento die ricavi di circa 64 milioni e un abbassamento dei costi di 41 milioni, con un risultato netto di circa 120 milioni rispetto alla stagione precedente“.

Insomma, qualcosa di buono c’è stato anche in virtù delle cessioni messe a punto del club bianconero nel corso delle ultime sessioni di mercato. Su tutte quelle di De Ligt e Kulusevski, citate dallo stesso Scanavino. Anche da parte della tifoseria la risposta alla nuova Juventus che sta nascendo è stata confortante: “Ottimi risulti anche dalla campagna abbonamenti con una crescita del 7% per un totale di oltre 17mila tessere e recentemente abbiamo lanciato una nuova campagna per il girone di ritorno che si concluderà a dicembre

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