A tutto Giuntoli. Il nuovo football director della Juve si racconta in un’intervista a ‘La Repubblica’: dalle opportunità colte con Kvaratskhelia e Osimhen ai tempi del Napoli alla sua passione per la maglia bianconera, per cui, nel 1998, guidò fino ad Amsterdam pur di assistere alla finale di Champions col Real Madrid. E, ancora, la verità sullo scambio saltato Vlaohovic-Lukaku col Chelsea.
- Il metodo Giuntoli: ecco come ha scoperto Kvara e Osimhen
- La verità sul mancato scambio col Chelsea Vlahovic-Lukaku
- Caso Pogba: Giuntoli rivela come si muoverà la Juve
- Giuntoli e la passione per la Juve: al volante fino ad Amsterdam
Il metodo Giuntoli: ecco come ha scoperto Kvara e Osimhen
Il terzo scudetto del Napoli è arrivato soprattutto grazie ai numeri straordinari di Kvaratskhelia e Osimhen, due gioielli approdati alle falde del Vesuvio tra lo scetticismo generale. Ma il dirigente toscano preciso: “No, non mi piace il termine ‘metodo Giuntoli’.
Penso che il calcio non sia da one man show, bisogna lavorare insieme. Osi e Kvara? Ho colto delle coincidenze: senza la guerra non avrei preso Kvara e senza lo stop per la pandemia forse Osimhen avrebbe segnato 30 gol in Francia e sarebbe andato in Premier”.
La verità sul mancato scambio col Chelsea Vlahovic-Lukaku
È stato il tormentone dell’estate, ma poi non se n’è fatto nulla. “Non volevamo cedere Vlahovic, ma a certi numeri avremmo accettato. Il Chelsea, però, non si è mai spinto fino a quella cifra e, dunque, lo scambio con Lukaku non si è fatto”.
Poi anche un passaggio su Berardi, inseguito nelle ultime ore del mercato incassando il no piccato del Sassuolo: “È bravo e capace, ma ora vogliamo capire quanto valiamo noi. La squadra è molto diversa da un anno fa”.
Caso Pogba: Giuntoli rivela come si muoverà la Juve
Sospeso in via cautelare dopo essere risultato positivo al testosterone, Pogba è in attesa del risultato delle controanalisi: “Decideremo il da farsi insieme al suo management – spiega Giuntoli -. Penso a quanto ci manca in campo, ma non ci piangiamo addosso. A Natale faremo il punto della situazione, così avremo il tempo di capire cosa possono dare i giocatori che già abbiamo in rosa”.
Giuntoli e la passione per la Juve: al volante fino ad Amsterdam
Quando ha pubblicamente svelato il suo amore per la maglia bianconera, a Napoli in molti hanno storto il naso pur riconoscendo l’ottimo operato svolto nel capoluogo campano. “Qui mi sento a casa. Ricordo le prime trasferte col babbo: a Firenze, dove eravamo attenti a non esultare, o a Bologna: lì una volta abbiamo preso l’acqua tutto il tempo e dicemmo a mia madre che eravamo al coperto in tribuna – racconta il dirigente della Vecchia Signora -. Nel 1998 guidai fino Amsterdam per la finale di Champions persa con il Real: gol in fuorigioco di Mijatovic, mi è rimasta qui”.