Qualità, qualità e ancora tanta qualità: con i piedi di Berardi è scontato essere ripetitivi. L’attaccante si è rimesso comodo sulla poltrona del Sassuolo, dopo i mugugni dell’estate. Si è fatto perdonare con i fatti, anzi con le giocate, quelle che negli anni hanno permesso ai neroverdi di non guardarsi alle spalle e di sognare sempre con la testa in alto. La Juventus ha provato ad intromettersi nel matrimonio con gli emiliani, ma senza ottenere nulla, o quasi.
Perché il sì dal giocatore era arrivato, ma i bianconeri non avevano rispettato la deadline per avviare la trattativa con il club. Tutto rimandato? Forse. Sicuramente ad Allegri farebbe comodo avere in squadra un calciatore che può risolvere un match in qualsiasi momento. La teoria del basket che ritorna ancora nella mente dell’allenatore. “Il pallone se vado in difficoltà lo passo al più forte, che può andare a canestro”. Film visto tante volte, anche contro l’Inter, con un tiro da tre che ha mandato in estasi la squadra.
- Berardi-Juve rimandato a gennaio?
- Berardi come Robben, Dionisi lo coccola
- Juve, come cambierebbe l'11 con Berardi
Berardi-Juve rimandato a gennaio?
Quando si parla di Juve nulla è scontato. Nell’inverno del 2022 a Torino è arrivato Vlahovic, tra l’incredulità generale. Il copione potrebbe ripetersi. I bianconeri in estate hanno pensato più alle casse della società, che a rinforzare la rosa. “Dobbiamo entrare nell’ottica della sostenibilità” aveva detto Giuntoli.
Ed ecco allora che a gennaio qualcosa potrebbe cambiare. Come? Il club avrebbe voluto provare a prendere Berardi già ad agosto, quindi le basi per l’affare ci sono. Ora ruota tutto intorno alla richiesta del Sassuolo, che non chiede meno di 35 milioni.
La Vecchia Signora potrebbe trarre un vantaggio, paradossalmente, dal caso Pogba. In caso di squalifica del centrocampista per doping, la società potrebbe licenziarlo e risparmiare sul suo stipendio. Soldi che poi potrebbero far comodo per accontentare Carnevali.
L’alternativa? Trovarsi in un’ottima posizione in classifica, tale da poter già dire “quarto posto centrato” e pensare in ottica futura alle entrate della Champions League. Giuntoli intanto ha lasciato aperta una finestra: “Trattativa rimandata a gennaio? Dovessero arrivare offerte importanti…”
Berardi come Robben, Dionisi lo coccola
Dionisi ha elogiato Berardi a La Gazzetta dello Sport: “Nella mia formazione ideale della Serie A c’è sicuramente, difficile dire se sia il migliore perché è difficile fare paragoni tra ruoli. Quella del gol di San Siro è la sua giocata ma, come accadeva con Robben, nessuno riesce a limitarlo perché è in grado di fare qualunque cosa. Ha talmente tanto calcio dentro che potrei metterlo a centrocampo. La palla di esterno per Laurientè contro la Juve è pazzesca”. Stima infinita da parte dell’allenatore, ricambiata in campo dal giocatore.
Juve, come cambierebbe l’11 con Berardi
Grande precisazione: si parla sempre in modo ipotetico. Ma Allegri come potrebbe schierare Berardi nel suo undici titolare? Sembra quasi un paradosso, ma attualmente un posto non c’è. Il ruolo di Berardi è ala destra e al massimo potrebbe agire da seconda punta. Posizioni occupata da Chiesa nel 3-5-2 della Juventus.
E allora ecco che ritorna alla mente il 3-4-3, che l’allenatore ha però usato di rado anche la scorsa stagione, quando in rosa c’era un giocatore del calibro di Di Maria. E allora perché dovrebbe farlo con Berardi? La soluzione sembra la più scontata, un classico “Rasoio di Occam”. Sta al tecnico risolvere il rebus.