La coperta della Juventus è corta. Troppo corta per poter davvero sperare nell’aggancio alla zona Champions League , fondamentale in chiave tecnica e soprattutto economica per l’auspicato rilancio a partire dalla prossima stagione delle ambizioni del club bianconero, che dopo nove scudetti consecutivi non è di fatto mai stata in corsa per il tricolore nelle ultime due stagioni.
Così il pareggio di San Siro contro il Milan ha da una parte permesso ad Allegri di chiudere senza danni alla classifica il ciclo di scontri diretti di inizio 2022 in campionato, riavvicinandosi anzi al 4° posto, dall’altro ha evidenziato che se la squadra sembra avere recuperato la tenuta difensiva di un tempo, a prescindere dagli interpreti, vista l’ottima prestazione di Daniele Rugani sostituto dell’ultim’ora di Matthijs De Ligt, la sterilità offensiva è un problema che non può più essere ignorato, pena proprio il rischio di veder volar via le concorrenti per i primi quattro posti, in particolare il Napoli e l’Atalanta, che problemi a segnare sembrano non averli.
Juventus a due facce: la difesa funzona, l’attacco piange
I dati non mentono: la Juventus è la squadra che ha tenuto la porta inviolata in più gare di Serie A da novembre in avanti (otto volte in 12 incontri), ma contro il Milan è arrivato il malinconico zero alla casella tiri nello specchio della porta, cosa mai accaduta sotto le gestioni Sarri e Pirlo e che non si registrava da marzo 2019 contro il Genoa. Allegri è solito dare un’impostazione prudente alle partite quando la Juventus affronta le big, ma al “Meazza” si è vista una Juventus da vorrei, ma non posso, incapace di rendersi pericolosa anche nelle rare occasioni in cui la squadra ha provato a produrre gioco, complice l’isolamento di Alvaro Morata e la serata di scarsa vena di Paulo Dybala.
Mercato Juventus, Vlahovic dice no all’Arsenal
Per questo la linea guida per l’ultima settimana di mercato sembra ormai tracciata all’insegna di un all-in per Dusan Vlahovic. Allegri e la società si sono convinti di poter dare una svolta alla stagione solo rinforzando l’attacco con un nome di primo livello e la prima scelta assoluta è proprio il talento serbo della Fiorentina, capocannoniere della Serie A con 17 reti.
Obiettivo della Juventus da mesi, Vlahovic potrebbe approdare da subito a Torino e la novità delle ultime ore è che la Fiorentina potrebbe essere costretta a piegarsi alla volontà del giocatore, che pare interessato solo al trasferimento a Torino.
“Siamo pronti a tutto, ma vogliamo chiarezza” ha dichiarato il direttore generale dei viola Joe Barone dopo la partita contro il Cagliari, alla quale Vlahovic non ha preso parte. L’attaccante potrebbe essere uno dei due giocatori della rosa della Fiorentina ad aver contratto il Coronavirus, ma non ci sono certezze a riguardo.
Juventus, nuova offerta in arrivo per Vlahovic
I rapporti tra Vlahovic e il proprio entourage da una parte e la società viola dall’altra sono ormai ai minimi termini, ma molti segnali fanno pensare che la Juventus sia pronta a sferrare un altro attacco per cambiare pelle al proprio reparto offensivo. Vlahovic ha infatti rifiutato ancora una volta la corte dell’ Arsenal , che ha offerto 70 milioni, facendo sapere ai dirigenti della Fiorentina di prendere in considerazione solo il trasferimento alla Juventus come alternativa alla permanenza a Firenze fino allo svincolo previsto per il giugno 2023.
I bianconeri sono pronti a ritoccare la prima offerta presentata, da 35 milioni più il cartellino di Kulusevski, valutato altrettanto. Troppo per la Fiorentina, comunque pronta al dialogo, nonostante la prevedibile rabbia dei tifosi.
In seconda battuta la Juve ha pronta una proposta da 60 milioni, ma per far cedere Rocco Commisso potrebbe essere necessario pareggiare quanto proposto dall’Arsenal, senza l’inserimento di contropartite tecniche.