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Juventus, Pogba ha deciso il proprio futuro: la scelta che indica la strada

Secondo Tuttosport il fuoriclasse francese, ancora in attesa di esordire nella sua avventura-bis in bianconero, avrebbe deciso di restare a Torino anche se il club non parteciperà alle Coppe nella prossima stagione

05-02-2023 13:00

L’obbligo di concentrarsi sul campo, senza farsi distrarre dal difficilissimo momento attraversato dalla società e neppure dalla ridda di ipotesi in continuo divenire sul futuro, a livello tecnico e non solo, che si succedono quotidianamente.

È questo il difficilissimo esercizio di equilibrismo al quale è attesa la Juventus nella seconda parte di quella che si delinea come la stagione più delicata della gloriosa storia del club bianconero.

Juventus, quel presente da definire e un futuro che fa paura: società al lavoro dentro e fuori dal campo

Dal 28 novembre, giorno delle dimissioni in blocco dei componenti del consiglio di amministrazione, il calvario della Juve non ha di fatto avuto tregua, tra l’iscrizione nel registro degli indagati di 12 ex componenti del Cda, oltre che dello stesso club come ente giuridico, l’insediamento del nuovo “governo tecnico” chiamato a mettere in sicurezza i conti e a difendere la società in sede processuale, la sentenza che ha portato alla penalizzazione-shock di 15 punti in classifica, il conseguente addio ai sogni di lottare per un posto nella prossima Champions League e l’inquietante scenario legato al rischio di altre penalizzazioni per i due filoni ancora aperti in sede penale e sportiva, quello delle cosiddette “partnership opache” e della manovra stipendi.

Oltre a tutto questo, però, c’è anche un futuro agonistico al quale pensare, sebbene lo scenario di non conoscere l’eventuale partecipazione alle Coppe e in fondo neppure la certezza di essere in Serie A nella prossima stagione rappresenti il peggiore possibile per una società a livello di programmazione.

La Juventus che verrà: Di Maria e Rabiot verso l’addio, Pogba è un enigma

Il concetto è ancora più valido se, come nel caso della Juventus, si parla di un club che ha a libro paga giocatori di prima fascia a livello mondiale, con i relativi sontuosi ingaggi. I top players nella rosa attuale dei bianconeri sono di fatto quattro e ognuno di questi ha una situazione diversa. La meno preoccupante, almeno a livello di scadenza, è quella che riguarda Paul Pogba, che la scorsa estate ha deciso di tornare a Torino sei anni dopo l’addio direzione Manchester United, firmando un contratto da 10 milioni netti con durata fino al 30 giugno 2026.

Sulla carta, quindi, il Polpo sarebbe la prima pietra dalla quale far partire la ricostruzione nella prossima stagione, considerando che Adrien Rabiot e Angel Di Maria, entrambi in scadenza, viaggiano verso l’addio e che Dusan Vlahovic è chiamato a dare risposte importanti sul campo nei prossimi mesi per non rischiare di venire messo sul mercato, ipotesi che forse non dispiacerebbe neppure troppo al serbo, alle prese con il sempre difficile ambientamento tattico nel calcio di Allegri.

Juventus, Pogba pronto a giurare fedeltà: futuro a Torino anche senza Coppe

A complicare il futuro di Pogba c’è però il dramma sportivo legato all’infortunio al menisco subito a luglio che, tra scelte sbagliate del giocatore e una riabilitazione lunghissima, ha impedito al francese di giocare un solo minuto con la Juventus in stagione. Un danno tecnico, ma pure economico, per un club che sta pagando lautamente un giocatore che non è stato finora una risorsa e sul cui futuro ad alti livelli si allungano ombre inquietanti.

Paul è ancora giovane, compirà 30 anni il 15 marzo e al di là di tutte le possibili battute sulle Idi, a Torino non sentono aria di tradimento. Anzi, secondo quanto riportato da Tuttosport dal giocatore sarebbero già arrivate rassicurazioni sulla volontà di restare alla Juventus in qualsiasi caso, quindi anche qualora i bianconeri non partecipassero alle Coppe nella prossima stagione, con la chiara volontà di diventare il leader, e magari anche il capitano, di un gruppo forse più giovane e al possibile anno zero.

Le cose potrebbero cambiare in caso di retrocessione in Serie B, in quel caso vedere Pogba ricalcare le orme di Buffon, Camoranesi, Chiellini, Del Piero e Nedved, fedeli al club anche tra i cadetti nel 2006 dopo Calciopoli, sarebbe più complicato per problemi d’ingaggio, ma a tale ipotesi non vuole pensare nessuno. Le voci dall’Inghilterra sulla possibile rescissione o addirittura sul licenziamento per giusta causa sembrano prive di fondamento. La Juventus prende nota e i tifosi sognano la ripartenza con il numero 10 francese come leader. A patto che la seconda parte di questa stagione ne segni il definitivo recupero fisico sul campo.

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