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Juventus, Rabiot: parole al miele per Motta ma nessun sì, poi si smarca da Thuram e Mbappé

Il centrocampista elogia il nuovo allenatore ma resta vago sul suo futuro in bianconero. Poi prende le distanze dai connazionali che avevano invitato i francesi a non votare Le Pen 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Da Euro2024 Adrien Rabiot strizza l’occhio a Thiago Motta, nuovo tecnico della Juventus, ma al tempo stesso spiega che l’addio ai bianconeri è ancora possibile. Il centrocampista s’è anche discostato dalle dichiarazioni dei compagni di nazionale Marcus Thuram e Kylian Mbappé che più o meno apertamente avevano invitato i francesi a non votare per il partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella nelle prossime elezioni nazionali.

Rabiot non si sbilancia sul suo futuro alla Juventus

Adrien Rabiot tiene aperta ogni porta al suo futuro post-Europei. Dalla conferenza stampa della Francia a Euro2024 il centrocampista della Juventus ha spiegato di non sapere ancora se resterà o meno in bianconero. La sensazione è che il francese vorrebbe restare, ma solo con uno stipendio pari o superiore a quello attuale che, invece, il Football Director Cristiano Giuntoli vorrebbe abbassare. “L’idea era di stabilire il mio futuro prima dell’inizio dell’Europeo, ma c’è stato poco tempo al termine della stagione e sono arrivato presto al ritiro – ha detto Rabiot -. Una volta con la nazionale ho voluto concentrarmi sull’obiettivo e mettere in secondo piano tutto il resto”. Il fatto di non sapere dove giocherà la prossima stagione non è un problema per il centrocampista.

“Ci sono persone che lavorano per me – ha detto Rabiot riferendosi alla mamma-agente – . Quello che mi piacerebbe fare in futuro per ora lo tengo per me, ma non sono preoccupato per il mio futuro”.

Juventus, Rabiot promuove Thiago Motta

Il gradimento per un’eventuale prolungamento di contratto con la Juventus emerge successivamente, dalle parole che Rabiot riserva al nuovo allenatore bianconero Thiago Motta. “Thiago è un grande allenatore che ha fatto grandi cose da quando allena in Italia – le sue parole -. Abbiamo giocato insieme quattro o cinque stagioni al Psg e ci conosciamo bene, ma la sua nomina non è determinante nella mia scelta. Lui ha la sua carriera e io la mia, però quello che ha fatto e in particolare quest’anno con il Bologna, dal punto di vista del gioco e del lavoro, mi fa pensare che è una ottima scelta per la Juventus”.

Francia, Rabiot si distanzia da Thuram e Mbappé

Infine Rabiot viene interrogato sulla questione politica che anima il dibattito attorno alla Francia. In patria i tifosi si sono spaccati sulle parole di Marcus Thuram e Kylian Mbappé, che più o meno esplicitamente, hanno invitato i loro concittadini ad andare a votare alle prossime elezioni e a non scegliere il partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Rabiot, a differenza dei compagni, non prende posizione.

“Ognuno è libero di votare secondo le proprie convinzioni – il commento del centrocampista – . Non dirò come intendo votare: siamo in una democrazia e funziona così. Chi otterrà il maggior numero di voti, perché scelto dalle persone che voteranno, governerà”.

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