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Juventus sconfitta, Vlahovic diventa un caso: Allegri non si nasconde

I bianconeri perdono a Genova cadendo in trasferta dopo sei mesi di imbattibilità, ma tiene banco la rabbia del serbo dopo la sostituzione con Morata: i consigli del tecnico livornese.

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Serata amara per la Juventus, che a cinque giorni dalla finale di Coppa Italia contro l’Inter subisce la rimonta del Genoa cadendo in trasferta dopo oltre sei mesi di imbattibilità (ultimo ko esterno in Serie A il 30 ottobre 2021 contro il Verona).

Il Marassi rossoblù si conferma poco propizio per Allegri, che aveva già perso sul campo del Grifone in due occasioni alla guida della Juventus, nel 2016 e nel 2019. Questa sconfitta non fa male alla classifica, visto che la qualificazione alla Champions League era già certa, pur rischiando di allontanare in maniera irreparabile il terzo posto, ma la delusione resta, soprattutto per le occasioni mancate nel finale e la scarsa personalità nella gestione del vantaggio.

Juve sconfitta, Allegri sconsolato: “Abbiamo pochi palleggiatori”

Intervistato da ‘Sky Sport’ al termine della partita il tecnico livornese ha lanciato un allarme sulle caratteristiche dei propri giocatori: “C’è dispiacere per non aver vinto una partita che si era incanalata bene, dovevamo fare prima il 2-0 e non ci siamo riusciti. La cosa che dobbiamo migliorare è la gestione delle partite: non si può sempre pensare di vincere andando a mille all’ora, una volta usciti Arthur, Miretti e Dybala non avevamo più in campo giocatori che dettassero i tempi del gioco e che rallentassero l’azione. Avevamo tutti contropiedisti, facevamo un’azione noi e una loro, di occasioni ne abbiamo avute, ma le abbiamo sbagliate e alla fine ci abbiamo lasciato le penne. Non contava per la classifica, ma dispiacere resta. Facciamo tesoro di queste situazioni in vista della Coppa Italia”.

Juve, Vlahovic sostituito e scontento: Allegri prende posizione

Già, la Coppa Italia, alla quale l’Inter si avvicina con il morale alto per la rimonta sull’Empoli, mentre in casa Juve la fanno da padrone i dubbi. Allegri ha poi spiegato i motivi delle sostituzioni: “I cambi sono stati fatti per gestire le forze di tutti e arrivare nelle migliori condizioni a mercoledì: Arthur era fermo da tanto e De Sciglio sarà squalificato”.

Il tema della serata, tuttavia, oltre al gol di Paulo Dybala che ha agganciato Roby Baggio nella classifica dei marcatori di tutti i tempi a quota 115 gol, è però la prestazione incolore di Dusan Vlahovic, mai pericoloso. Il serbo non ha gradito il cambio con Morata al 75′, ma Allegri va controcorrente, promuove la prestazione dell’ex Fiorentina, pur rimarcandone i difetti da cancellare: “Ho provato tante volte a spiegare il concetto, ma sono sempre stato attacco come se ce l’avessi con Vlahovic. Dusan è un ragazzo giovane, ha meno gare degli altri in Serie A ed è normale che debba ancora trovare un equilibrio. A volte dico le cose ma non capiscono o non fanno finta di non capire. Lui non si rende conto della prestazione buona, se non segna si sente in difetto, ma non è così, glielo dico spesso. Oggi ha disputato un’ottima partita dal punto di vista tecnico, l’ho sostituito solo per farlo rifiatare. Giocasse sempre così sarebbe un bene per la squadra, sono sicuro che troverà presto la serenità necessaria per esprimersi con il ritmo giusto a livello mentale”.

Allegri bacchetta Kean: “Deve giocare semplice”

Poche luci invece nella prestazione di Moise Kean, protagonista in negativo nel finale con quel gol sbagliato alla fine risultato decisivo. Sull’ex Psg si era espresso nel pre-partita il vice presidente Pavel Nedved, anticipando virtualmente la permanenza del giocatore a Torino: “Da lui e da tutti gli attaccanti ci aspettiamo di più nella prossima stagione perché hanno qualità”.

Allegri invece non risparmia qualche critica al giocatore: “A volte le cose vanno bene con una sola occasione, altre hai tante opportunità e non fai gol. Moise è un 2000, ha tanta esperienza, ma a volte fa troppa lotta, quando dovrebbe giocare semplice. Fa duelli che non servono, ma sono cose che si possono solo migliorare: più gioca e più migliora”.

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