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Juventus, senti Rabiot: che bordate alla Vecchia Signora dal pupillo di Allegri

Non è rimasto un gran feeling tra il duca e la sua vecchia squadra. Il mediano racconta con orgoglio la sua nuova avventura al Marsiglia

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

C’eravamo tanto amati… o forse no. Tra Adrien Rabiot e la Juventus non è stato amore a prima vista, tutt’altro. Il centrocampista francese ha avuto un lungo periodo di adattamento prima di entrare pienamente in sintonia con la Vecchia Signora. Poi non ci ha pensato due volte prima di lasciarla, anche in questo caso sempre a parametro zero. La passione, quella vera, per il riccioluto mediano pupillo di Allegri è scoppiata col Marsiglia.

Allegri e De Zerbi, uniti dall’amore per Rabiot

Cosa hanno in comune Massimiliano Allegri e Roberto De Zerbi? Molto poco, all’apparenza. Il primo è considerato il risultatista per eccellenza, l’allenatore ideale del motto juventino “Vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta“. Il secondo, invece, è un giochista figlio della tradizione moderna per la quale il risultato viene solo dopo la prestazione. Una cosa però li unisce: l’amore, calcistico si intende, per Adrien Rabiot.

Gli alti e bassi torinesi del centrocampista

Il centrocampista francese ha vissuto alti e bassi a Torino, non sempre amatissimo dalla sua tifoseria. La sua esperienza in Serie A è stata in crescendo: partenza disastrosa e miglioramento continuo raggiungendo poi l’apice proprio con Max Allegri in panchina. Nonostante abbia lavorato in passato con Thiago Motta, il 29enne parigino in estate ha deciso di abbandonare la Juventus per tornare in patria accettando le lusinghe marsigliesi.

Le frecciate del giocatore al suo vecchio club

Una scelta, quella del ritorno in Ligue 1, della quale Adrien Rabiot non si è mai pentito. Anzi, il mediano transalpino ha rilasciato delle dichiarazioni che sembrano avere il sapore della frecciata nei confronti del suo vecchio club. “Non ho mai ricevuto così tanto amore come qui a Marsiglia. Qui vengo riconosciuto per quello che valgo“, ha raccontato l’ex juventino nel corso di un’intervista rilasciata a DAZN.

L’impatto di Rabiot sul Marsiglia

Ma che impatto ha avuto Adrien Rabiot sulla squadra di Roberto De Zerbi? Intanto bisogna dire che l’ex tecnico del Brighton ha cambiato ruolo al centrocampista avvicinandolo maggiormente alla porta con compiti praticamente da trequartista. Nel 3-4-2-1 del Marsiglia il parigino fa in pratica da sottopunta agendo alle spalle del centravanti (ieri nella sconfitta col Lens era Gouiri).

Bottino di reti fin qui: 6. Numeri in linea con le sue ultime stagioni in bianconero. Dal punto di vista della leadership, però, parliamo di un giocatore determinante per la compagine biancazzurra.

Il sostituto di Rabiot in bianconero

La Juventus ha lasciato partire uno dei suoi giocatori più rappresentativi a parametro zero. Questa è stata la decisione di Giuntoli, in accordo col calciatore che – abbiamo visto – non era totalmente a proprio agio a Torino. Tra i tanti possibili errori commessi dal diesse, però, non c’è la scelta del suo sostituto.

Khephren Thuram, 23 anni e ingaggio decisamente più basso del connazionale, ci ha messo poco per non far sentire la mancanza del predecessore. Il figlio d’arte ha anche importanti margini di miglioramento.

Juventus, senti Rabiot: che bordate alla Vecchia Signora dal pupillo di Allegri Fonte: Ansa

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