La settimana successiva alla soffertissima vittoria di Udine in casa Juventus è stata quella della preparazione della delicatissima partita contro il Milan .
Le due squadre sono appaiate al secondo posto insieme all’Atalanta e quello dell’Allianz Stadium sarà un vero e proprio spareggio per un posto nella prossima Champions League .
I bianconeri potrebbero anche accontentarsi di un pareggio considerando la vittoria dell’andata e il conseguente vantaggio negli scontri diretti, ma nessuna delle due squadre farà calcoli anche considerando il calendario che le aspetta: per la Juve l’ Inter alla penultima giornata, per il Milan l’Atalanta all’ultima.
Di sicuro per entrambe le squadre è indispensabile qualificarsi alla Champions, sul piano del prestigio e su quello economico . Un tasto, quest’ultimo, delicato in particolare per gli ex campioni d’Italia, alle prese con un bilancio in rosso e la contemporanea esigenza di vivere un’estate da protagonisti sul mercato dopo un’annata deludente.
In attesa di capire quale sarà il futuro assetto societario della Juventus , infatti, a Torino la certezza è quella che in estate bisognerà fare cassa attraverso cessioni anche illustri che portino salvifiche plusvalenze.
Così se è ancora presto per sapere cosa ne sarà di Cristiano Ronaldo e Pauo Dybala , pare scontata o quasi la partenza di Adrien Rabiot e Aaron Ramsey, arrivati a parametro zero nell’estate 2019.
Ma non finisce qui, perché tra le future cessioni potrebbe anche esserci quella di Weston McKennie .
Il centrocampista statunitense è stato uno dei protagonisti in positivo della prima parte di stagione, con tante buone prestazioni e gol pesanti, su tutti quello al Barcellona durante la fase a gironi di Champions, prima di subire una vistosa flessione nel rendimento.
La Juventus ha riscattato il cartellino di McKennie dallo Schalke 04 pagando 18,5 milioni di euro, pagabili in tre esercizi, e non vorrebbe disfarsi del giocatore, ma in caso di mancate offerte all’altezza per Rabiot e Ramsey la società potrebbe anche valutare la cessione dello statunitense, a patto ovviamente di mettere a segno una plusvalenza.
Conti alla mano per far fare le valigie a McKennie servirebbe quindi un’offerta da 30 milioni . Una cifra elevata che potrebbe anche non materializzarsi entro il 30 giugno , data spartiacque sul piano societario perché quella della chiusura del bilancio. Dopo quella data, le eventuali operazioni in uscita potranno essere gestite con meno urgenza. E ponderate anche sulla base delle richieste dell’allenatore, confermato o nuovo che sia.
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