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Juventus, il colosso delle crypto Tether acquista una quota di minoranza: la posizione di Elkann e degli Agnelli

Il colosso delle criptovalute entra nel club bianconero. La famiglia Agnelli ha chiarito di non aver ceduto quote Exor nell'operazione

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

La Juventus incrocia il proprio destino con il mondo delle criptovalute. I bianconeri hanno, infatti, in Tether un nuovo socio. Quella che è una delle principali società attive nel mercato delle valute digitali ha, infatti, annunciato l’acquisto di una quota di minoranza del club torinese. In serata è arrivato anche il comunicato di Exor a chiarire la posizione della famiglia Agnelli-Elkann in società.

Tether investe sulla Juventus

Il colosso delle crypto, Tether investe nella Juventus. Sebbene i dettagli economici dell’operazione non siano ancora stati resi noti, per Tether si tratta di un investimento strategico che punta a rafforzare la presenza dell’azienda nel mondo dello sport.

Come rivelato dalla nota diffusa in giornata, l’abbinamento con il marchio bianconero garantisce, infatti, al colosso delle crypto una importante visibilità globale, aprendo nuove prospettive di collaborazione tra tecnologia blockchain e calcio.

Tether pronta a investire nello sport

L’amministratore delegato di Tether, Paolo Ardoino, ha sottolineato come l’ingresso nella compagine societaria della Juventus, che domenica sera sarà impegnata nel derby d’Italia contro l’Inter, rappresenti un passaggio chiave nel piano di espansione della società: “Questo investimento ci permetterà di esplorare nuove sinergie tra asset digitali, intelligenza artificiale e biotecnologie, applicate all’industria dello sport”, ha dichiarato.

Per Tether, che nel 2024 ha riportato profitti per 13,7 miliardi di dollari, quella con la Juventus non è la prima “incursione” nel mondo dello sport. La società, fondata dall’italiano Giancarlo Devasini e con sede a El Salvador, aveva infatti già stretto una partnership con il club svizzero del Lugano.

Nel comunicato ufficiale, Tether ha confermato anche l’interesse ad ampliare i propri investimenti in franchigie sportive a livello internazionale, citando la collaborazione con figure di spicco del settore, tra cui Juan Sartori, noto per il suo coinvolgimento con club come il Sunderland in Inghilterra e il Monaco in Francia.

Indiscrezioni e la posizione di Exor

Secondo alcune indiscrezioni riportate da Milano Finanza, la quota acquisita nella Juventus da Tether sarebbe pari al 5,01%, il che implicherebbe un’eventuale comunicazione ufficiale da parte della Consob nel caso in cui la partecipazione superasse il 5% dei diritti di voto. L’acquisto delle azioni è avvenuto sul mercato azionario, senza alterare gli equilibri di controllo del club.

In tal senso, Exor, la holding della famiglia Agnelli che detiene il 65,4% delle quote (e il 78,9% dei diritti di voto), ha tenuto a informare di non aver ceduto proprie quote, preservando dunque il ruolo di azionista di maggioranza, così come il fondo Lindsell Train, secondo investitore con l’8,2% del capitale e il 5% dei diritti di voto. Il primo effetto dell’operazione Tether per la Juventus si è visto in Borsa, con il titolo che ha fatto registrare una sensibile impennata di valore chiudendo la giornata sul +1.5%, ma arrivando anche a toccare il +4.7% nel corso della seduta.

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