Dusan Vlahovic si è presentato ai tifosi della Juventus in conferenza stampa. Il serbo, per prima cosa, ha voluto ringraziare la Fiorentina: “La gente che è stata lì, i miei compagni della Primavera e della prima squadra. Tutti i direttori, i presidenti, allenatori che sono stati con me in questi anni. Vorrei nominare mister Italiano che mi ha aiutato tanto ed è stato con me fino all’ultimo momento, aiutandomi e mandandogli un grande in bocca al lupo. Mister Prandelli, poi, ha fatto tanto per me e lo ringrazierò per me. La città mi ha accolto in modo eccezionale fin da quando ero piccolo, e ho sempre cercato di essere professionista serio fino all’ultimo momento”.
Vlahovic e il Dna della Juventus
Vlahovic ha spiegato la scelta della Juventus: “E’ stata facile: il Dna della Juve è combattere, non mollare fino alla fine. Anche soffrire quando c’è da farlo. Questo fa parte della mia mentalità. La Juventus è il club più grande d’Italia, sono felicissimo di essere qui. La voglia, quell’aspetto di non mollare mai e combattere fino all’ultimo”.
“Gli obiettivi? Puntare sempre in alto, questa è la cosa più importante. Io sono nella Juve e non ci sono più scuse. La Juve non aspetta nessuno, mi farò trovare pronto per inserirmi da subito nel gruppo. Pensiamo di partita in partita, conta solo vincere”.
Vlahovic e la numero 7 di Ronaldo
Vlahovic giocherà con la maglia numero 7, fino a poco tempo fa di Cristiano Ronaldo: “Non rappresenta niente per me. Tutti i numeri nella Juve sono importantissimi. L’ho scelta perché era più vicina alla 9. Tutte le maglie della Juve pesano: dal’1 al 100. Sono qui per aiutare i compagni, mettermi a disposizione del mister. Arrivare insieme agli obiettivi che abbiamo. Il numero della maglia non è importante, importa come noi scendiamo in campo. Le altre cose non mi interessano, solo vincere”.
Si sta parlando anche della possibilità di vivere nella villa di Ronaldo: “Sto cercando una casa ma non sarà quella di Cristiano. Io devo essere umile, queste cose fuori dal campo non mi interessano. Ho voglia solo di campo, di migliorare giorno dopo giorno e vincere. Voglio ringraziare i tifosi della Juve per l’accoglienza, il mio primo mister che mi ha inserito nella prima squadra del Partizan”.
Vlahovic e i paragoni con Mbappé e Haaland
Infine, Vlahovic ha chiuso parlando dei paragoni con Mbappé e Haaland e dei suoi nuovi compagni di squadra:
“Io sto cercando di avere un mio percorso, essere concentrato sempre e stare sempre al massimo. Dove arriverò non lo so, ma farò di tutto per arrivare lontano. Chiesa? Ho sentito Federico. Noi abbiamo un bellissimo rapporto, perché abbiamo giocato insieme prima. Mi dispiace che si sia fatto male, ma lo aspetteremo e non vedo l’ora di scendere in campo tutti. Dybala? Non l’ho ancora incontrato visto che è in nazionale. Si tratta di un grandissimo giocatore. Deciderà il mister chi giocherà. Sono tutti grandi campioni: Morata, Dybala, Kean, Bernardeschi“.