Si è sgretolato così, sotto il peso di due errori che l’hanno relegata alle sole polemiche: Kamila Valieva ha sfiorato appena quel podio parso suo fin dalla sua esibizione straordinaria nel corto, quando grazie a quel quadruplo si offriva come il nuovo fenomeno del pattinaggio di figura russo non era ancora sub judice dopo essere trovata positiva a sostanze proibite.
Kamila Valieva esplode in lacrime dopo il quarto posto: addio oro
Le lacrime, scese copiose e nascoste appena dalla mascherina indossata a fine esibizione, non celano la delusione per aver assistito all’assegnazione dell’oro olimpico alla campionessa del mondo in carica, Anna Shcherbakova, 17 anni, con ben due quadrupli eseguiti alla perfezione e poi un programma senza eccessi né esagerazioni.
Kamila Valieva: ascesi e caduta del fenomeno russo a Pechino 2022
Eppure l’ascesi e la caduta della Valieva sono così condensati da aver stordito chiunque l’abbia ammirata nel suo corto, nell’oro a squadre russo finito sotto osservazione. Ad appena 15 anni, questa creatura meravigliosa capace di incantare per le sue qualità tecniche, è scivolata nel pregiudizio delle aspettative, della diatriba con il Cio, di una macchina che l’ha inglobata e assorbita.
Aveva tentato di sorprendersi e di superarsi: purtroppo la combinazione quadruplo-triplo non le riesce. Cade, si rialza. Qualcosa non va. cade di nuovo, sembra quasi abbia accusato all’improvviso il peso di questi giorni sotto l’obiettivo continuo del giudizio, del sospetto, della medaglia sognata ma inarrivabile.
Kamila Valieva, il freddo abbraccio dell’allenatrice
L’abbraccio di Eteri Tutberidze, dopo questo quarto posto che risolve anche la questione medaglie è talmente freddo e distaccato che sembra un gesto dovuto.
Una espressione di maniera che nulla aggiunge rispetto alla storia, ancora tutta da decifrare, della Valieva che si è svegliata immersa in una vicenda di farmaci, sostanze proibite, Tas e Cio. E si guarda, oggi, senza la medaglia che poteva sentire già sua.
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