Chiamiamola pure “la maledizione dei parametri zero”. In uscita. Nel Milan che nel maggio scorso è tornato a festeggiare uno scudetto dopo 11 anni, raggiungendo i cugini dell’Inter a quota 19 tricolori e dando quindi vita a un appassionante testa a testa nella corsa alla seconda stella, si sta registrando un curioso fenomeno legato ai giocatori che lasciano il club a scadenza di contratto, sedotti da offerte più ricche provenienti da altri club, ma la cui scelta ha trovato legittimazione solo in parte dai risultati raccolti.
- Franck Kessie, dallo scudetto con il Milan al flop a Barcellona
- Barcellona, nel centrocampo delle stelle non c'è spazio per Kessie
- Kessie delude, ma piace a tutti: Inter e Juventus pronte a sfidare il Tottenham
Franck Kessie, dallo scudetto con il Milan al flop a Barcellona
La tendenza iniziata con Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu, che hanno detto addio a Milanello proprio all’alba della stagione coronata dalla vittoria dello scudetto da parte di Calabria e compagni incassando rispettivamente la delusione della mancata vittoria della Champions League con il PSG e la sconfitta nella volata scudetto con l’Inter, potrebbe proseguire con Franck Kessie, che invece il titolo lo ha festeggiato quella notte del 22 maggio a Reggio Emilia, seppur al termine di una stagione vissuta, se non da comprimario, quantomeno con già addosso l’etichetta del futuro partente, dato che la firma del centrocampista ivoriano con il Barcellona avvenne già lo scorso gennaio.
Barcellona, nel centrocampo delle stelle non c’è spazio per Kessie
L’avventura in Catalogna dell’ex atalantino è stata tuttavia finora deludente: i numeri parlano di appena 200 minuti giocati in campionato, con appena tre partite giocate da titolare in Liga e altrettante in Champions League, qualche infortunio muscolare e in generale un rendimento inferiore alle aspettative e anche alle difficoltà che erano da mettere nel conto per un giocatore le cui caratteristiche poco si addicono allo stile di gioco caro a Xavi, che a centrocampo non può prescindere dalla classe dei talenti Gavi e Pedri e dalla presenza di un equilibratore davanti alla difesa, che sia Sergio Busquets o lo scalpitante Frenkie De Jong.
Dal canto proprio Kessie non è pentito della scelta di aver accettato la (ricca) proposta del Barcellona, non solo per questioni economiche, e sembra deciso a restare in Spagna almeno fino alla fine della stagione per cercare di ritagliarsi un proprio spazio, ma è chiaro proprio come le qualità di assaltatore dell’ivoriano siano più adatte ad altri campionati, come quello italiano, ma anche la Premier League.
Kessie delude, ma piace a tutti: Inter e Juventus pronte a sfidare il Tottenham
Non a caso sul tavolo dell’agente di Franck sono arrivate manifestazioni di interesse proprio dal Belpaese e dal campionato più ricco del mondo. In Inghilterra a farsi avanti è stato il Tottenham di Antonio Conte, che rivede in Kessie non soltanto un alter ego di se stesso da calciatore, seppur con qualche caratteristica differente, ma anche il prototipo di quel “box to box” adatto per il proprio calcio, adattabile come perno di una difesa a tre oltre che come mezzala d’incursione, figura che il tecnico salentino ha sempre avuto nelle proprie squadre. Gli Spurs sono pronti a provarci già per gennaio, ma come detto Kessie sembra voler restare a Barcellona almeno fino a giugno ed è comunque tentato anche dal possibile ritorno in Serie A.
Sulle sue tracce, infatti, oltre all’Inter, sembra esserci anche la Juventus, come riportato dal ‘Mundo Deportivo’. Proprio le due grandi rivali del Milan, ma anche gli unici due club italiani che possono accontentare le richieste economiche del giocatore: i nerazzurri sono più avanti e hanno già un incontro fissato in primavera con gli agenti, ma la Juve studia la situazione, pronta a valutare un’operazione non impossibile visto il prevedibile modesto esborso in termini di cartellino, dal momento che Kessie è arrivato a Barcellona a parametro zero.