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Koulibaly: Il retroscena su cosa è successo e la minaccia del Napoli

Non si placano le polemiche sugli episodi di razzismo al Franchi, c'è la testimonianza di un tifoso della Fiorentina

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L’allarme razzismo è scattato in tutte le componenti calcitische. Lo sfogo di Koulibaly, cui hanno fatto seguito gli interventi di Juan Jesus, Osimhen e Anguissa ma anche la solidarietà di giocatori, sindaci e club, non è affogato nel vuoto. Dopo i gravi fatti di Firenze, mentre la Digos di Firenze è a caccia del gruppetto che ha insultato i giocatori africani del Napoli grazie alle immagini della curva Fiesole analizzate e confrontate con quelle ai tornelli, mentre la Procura federale ha aperto un’inchiesta sulla vicenda, ecco la mossa del Napoli.

Il Napoli pronto a lasciare il campo in caso di cori razzisti

Secondo quanto scrive Repubblica il club azzurro è pronto a una decisione estrema: dovesse capitare ancora un episodio simile a partita in corso, il Napoli non esclude di fermarsi in blocco e non giocare, uscendo dal campo. Anni fa il progetto di fermare le partite si concluse in uno scaricabarile: dagli arbitri ai delegati della Lega, fino agli ispettori del Viminale.

La testimonianza di un tifoso della Fiorentina: una ventina gli ultrà razzisti

Sul Corriere Fiorentino intanto arriva la testimonianza di un tifoso della Fiorentina che era sugli spalti durante la gara col Napoli e ha visto e sentito tutto: “In tutto saranno state al massimo una ventina le persone sparse qua e là che hanno pronunciato offese razziste durante e dopo la partita. Nel finale erano a una decina di metri, ho provato a interagire chiedendo di smetterla, ma tanto era inutile. Anzi, mi sono pure beccato degli insulti. E così è successo a una donna che stava accanto a me, le hanno detto di farsi gli affari suoi proprio perché donna”

Quello che alla fine mi ha ferito di più, però, è la figura meschina che ha fatto tutta la città di Firenze. Non ce lo meritiamo questo trattamento, la stragrande maggioranza di quelli che frequentano lo stadio non sono razzisti. Uscendo, Koulibaly ha esultato verso la curva e da lì è partito tutto. È suonata come una provocazione, ma questo non giustifica niente: potevano urlargli di andarsene, mandarlo a quel paese al massimo, come succede spesso allo stadio e come sarebbe successo con altri calciatori non di colore».

«Ma non è successo solo a Koulibaly. Durante la partita ci sono stati buu e offese anche nei confronti di Osimhen, più che altro in occasione di qualche sceneggiata che ha fatto, provando ad accentuare i contatti con i difensori della Fiorentina. Un comportamento incomprensibile perché anche noi in squadra abbiamo giocatori di colore e ci siamo arrabbiati quando ci hanno offeso Vlahovic».

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