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Napoli, lo sfogo di Kalidou Koulibaly diventa un terremoto social

Il giocatore partenopeo ha scritto un post sui social denunciando le parole razziste nei confronti suoi e dei compagni di squadra nel match contro la Fiorentina

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Via il razzismo dagli stadi. E’ la frase che tutti i tifosi di calcio approvano e sottoscrivano ma sembra un traguardo ancora lontano almeno stando a quanto successo ieri nel match tra Fiorentina e Napoli. I giocatori del team partenopeo, Koulibaly, Osimhen e Anguissa sono stati oggetti di cori razzisti da parte di alcuni tifosi della squadra viola. Alcuni di questi sono arrivati anche nel corso dell’intervista che il difensore senegalese stava concedendo ai microfoni di DAZN. 

Lo sfogo di Koulibaly sui social

Il difensore del Napoli ha risposto per le rime ai tifosi che lo insultavano “invitandoli” a esprimerli di persona. Poi ha deciso di prendere la parola anche sui social con uno sfogo affidato alla sua pagina Twitter: “Scimmia di merda. Mi hanno chiamato così. Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre”. Parole dure del difensore che già in passato era stato oggetto di questo tipo di frasi e che ha sempre risposto puntando il dito contro questi atteggiamenti. 

La reazione dei social

Sui social i tifosi del Napoli ma non solo, esprimono la propria solidarietà al difensore del Napoli e invitano le istituzioni del mondo del calcio a prendere provvedimento per combattere il razzismo: “In Italia si fa ancora troppo poco per combattere questo schifo. La Figc fa solo chiacchiere, servono provvedimenti urgenti e sanzioni esemplari”. Michele invece scrive: “Purtroppo ciò che manca è la cultura sportiva, l’accettazione della sconfitta nello sport, ci si può arrabbiare ed essere delusi per una sconfitta ma quando si offende l’uomo hanno già perso nella vita”. 

Sui social c’è anche chi rimpiange il periodo del lockdown quando alle gare non era permesso l’accesso al pubblico: “Francamente io rimpiango il calcio a porte chiuse del lockdown. Quest’anno in poche giornate cori razzisti, un giornalista e suo figlio picchiati. I cosiddetti tifosi sono il cancro del calcio, e fatico a capire come un business da miliardi di euro non riesca a liberarsene”.

La risposta dei tifosi viola

Molti tifosi della Fiorentina però non vogliono sentire parlare di razzismo e rispediscono le accuse al mittente: “Io vorrei sapere come ha fatto Koulibaly a sentire le voci dalla curva che si sente a malapena quello accanto a noi. Pensassero ai versi che fanno in campo che nemmeno Mario Merola, invece di fare sempre le vittime”. 

Napoli, lo sfogo di Kalidou Koulibaly diventa un terremoto social Fonte: Getty Images

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