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L'eredità di Maradona, la guerra è già iniziata: a quanto ammonta

Non è stato quanto accumulato da Maradona in denaro a interessare, ma le proprietà che sarebbero rimaste al Pibe de Oro. Quello che si preannuncia è una autentica battaglia legale

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A poche ore dalla cerimonia funebre che ha segnato l’addio di Diego Armando Maradona, c’è chi ha già sollevato dei dubbi sulla sua eredità. Parte una sorta di caccia al tesoro che, secondo alcuni, sarebbe in realtà quasi esiguo per via delle stesse battaglie legali affrontate da Maradona in vita.

Quel che si sa è che il tesoro di Maradona non è fatto di denaro contante, ma di beni. Si parla di non più di 100mila dollari sul suo conto, ma ci sarebbero anche diversi milioni di debiti. La conferma l’ha data Luis Ventura, giornalista argentino da sempre vicinissimo al Pibe de Oro: “Non aveva quasi più nulla sul conto in banca, è morto povero” ha raccontato al programma televisivo Fantino a la tarde, sarebbero finiti nel nulla. Secondo il giornalista sarebbero stati “sperperati a causa delle sue mani bucate e in gran parte sottratto da chi lo circondava con il fine di raggirarlo e svuotargli le tasche, bastava chiedere e lui dava”.

Le indiscrezioni di Ventura sull’eredità di Diego

Secondo Ventura, si sarebbero volatilizzati sia per la sua eccessiva generosità sia per certi raggiri subiti da presunti amici e presunte persone di fiducia. Le figlie, ma anche ex colleghi e compagni e il suo storico preparatore Fernando Signorini avevano descritto una sorta di cerchio magico attorno a Diego che filtrava tutto. Anche le telefonate.

Qualcosa è cambiato, poi, nel 2016 quando ha fatto il suo ingresso nella vita del Diez il suo avvocato, Matias Morla. Per alcuni, tra cui le figlie Dalma e Giannina, non aveva ricoperto un ruolo distensivo, anzi. Le loro liti sono finite sui gionali, sono state tradotte in questioni che nulla hanno a che fare con l’amore e la famiglia.

Eredità Maradona: chi avrebbe diritto e chi lotterà per averla

Alcuni media argentini insistono nel sostenere che Maradona non è morto in povertà, ma con beni e proprietà del valore di 70-100 milioni di dollari. Secondo altri quotidiani, si tratta di ben altre cifre. Sicuro è che, in questo frangente, si inscenerà una battaglia (in tribunale?) per quello che rimane di quel tesoro, tra chi avrebbe diritto e chi crede di poter accedere a parte di quelle fortune di Diego.

Beni che – cercando di fare ordine – si riducono a proprietà immobiliari a Buenos Aires, gioielli, terreni e auto (sembra siano 6 le auto di lusso del Diez) più investimenti a Cuba e in Italia e scuole calcio. Inoltre, grazie alla mediazione dell’avvocato Morla, Maradona avrebbe stretto dei contratti commerciali importanti.

Da Claudia Villafane, sua ex moglie (con cui è già finito in tribunale), ai figli riconosciuti o meno (Maradona ha riconosciuto oltre a Dalma e Giannina, Diego Armando jr, Jana, Diego Fernando nato nel 2013), le ex compagne come Rocio Oliva e Veronica Ojeda e quei presunti amici contro cui Dalma e Giannina si sono già espresse in passato. Senza considerare la schiera di figli illegittimi che hanno chiesto il cognome a Diego.

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