Adieu Paris. La serata di martedì in Baviera è stata particolarmente amara per il PSG e per Gianluigi Donnarumma. Oltre alla sconfitta contro il Bayern Monaco, che complica il cammino verso la qualificazione in Champions League, il portiere italiano ha dovuto affrontare l’umiliazione di guardare tutta la partita dalla panchina. Con il contratto in scadenza al 30 giugno 2026, i parigini stanno pensando di cedere il portiere: tra le favorite c’è l’Inter che studia l’opzione del dopo Sommer. Sul web, intanto, si è già scatenata una bufera per il possibile ritorno a Milano del portiere numero uno della Nazionale italiana.
- Caso Donnarumma al PSG: panchina e rinnovo in bilico
- Il PSG e la "maledizione dei portieri"
- L’Inter osserva per il dopo Sommer
- I tifosi bocciano il ritorno di Donnarumma in Italia
Caso Donnarumma al PSG: panchina e rinnovo in bilico
Con il rinnovo ancora in bilico, è chiaro il primo segnale lanciato dal PSG per Donnarumma. Il tecnico Luis Enrique, in una scelta sorprendente ha preferito schierare Matvey Safonov, arrivato dal Krasnodar per 20 milioni, nella precedente gara di Champions.
Una decisione che sembra mettere in forte discussione la centralità di Gigio nel progetto, aggravando le incertezze sul rinnovo del contratto. Nel frattempo, diversi top club, tra cui Inter, Bayern Monaco, Manchester City e Liverpool, osservano con interesse la situazione.
Rotazioni o bocciatura? Luis Enrique ha però giustificato la scelta di Safonov attribuendola alla necessità di fronteggiare il pressing asfissiante dei tedeschi. Tuttavia, l’esperimento si è rivelato un flop: il portiere russo è stato protagonista di un’uscita sconsiderata su calcio d’angolo, che ha portato al gol di Kim. Inoltre, i suoi rilanci imprecisi hanno sollevato critiche, accompagnate da gesti di disappunto dello stesso allenatore.
Il PSG e la “maledizione dei portieri”
La situazione di Donnarumma sembra seguire un copione già visto al PSG, dove la gestione dei portieri è spesso stata problematica. Salvatore Sirigu, titolare fino al 2015, fu improvvisamente messo da parte per far posto a Kevin Trapp. Da non dimenticare l’esperienza di Buffon che poi fu sostituito da Keylor Navas, fino all’arrivo di Donnarumma nel 2021.
Nonostante fosse stato scelto come primo portiere dopo una stagione di convivenza con Navas, ora l’italiano si trova nella stessa situazione scomoda dei suoi predecessori.
L’Inter osserva per il dopo Sommer
In questo momento di forte incertezza, l’Inter monitora con attenzione la situazione di Donnarumma. I nerazzurri, che stanno già pensando al futuro del ruolo, potrebbero considerare l’italiano come erede di Yann Sommer. Il portiere svizzero, arrivato nella precedente estate, ha un contratto fino al 2026, la stessa scadenza del contratto di Donnarumma con il PSG.
L’Inter ha recentemente acquistato anche Raffaele Martinez dal Genoa, ma il giovane spagnolo non ha ancora trovato spazio. Per il momento Sommer resta una garanzia, ma gli incastri di mercato potrebbero portare a scenari inattesi nei prossimi mesi.
I tifosi bocciano il ritorno di Donnarumma in Italia
Dopo la pagina d’addio tra Donnarumma e il Milan, i tifosi italiani non vedono di buon occhio un suo possibile ritorno in Italia: “Non per dare contro i tifosi dell’Inter ma se fossi Donnarumma non tornerei mai a Milano. Lo fischiano ancora adesso a San Siro, figurati giocarci metà delle partite. Non mi sentirei sicuro e preferirei restare all’estero.”
E ancora: “Ma che viene a fare in Italia? Come tutti i Raiola-boys, montati a far credere a loro e a tutti che sono i migliori al mondo quindi, mai 5 minuti di allenamento in più per cercare di migliorarsi. Imparassero da Sinner e da tutti quelli che oltre a essere talenti sono grandi professionisti.”
Non si placano le critiche: “A che serve tornare in Italia? Ha evidenti limiti e solo occasionalmente fa cose strepitose. Il suo miglior momento gli europei. Cmq ultimamente grandissimi portieri in giro non ce ne sono”.
E infine c’è chi scrive: “Ma andasse all’Inter questo scarsone! Almeno due eliminazioni in Champions League sono tutte farina del suo sacco, anche in campionato ne fa almeno 5 o 6 grosse all’anno. E agli ultimi mondiali non ci siamo andati perché ci ha messo 45 minuti per buttarsi su un tirino lento lento…”