La peggior partita della stagione nella peggior serata possibile. Il Napoli perde l’imbattibilità in campionato nella prima gara del 2023 sul campo dell’Inter. Un colpo di testa di Edin Dzeko condanna la squadra di Spalletti in un match potenzialmente da sliding doors per tutto il campionato.
- L'Inter riapre il campionato: Napoli ko, ma Spalletti non fa drammi
- Napoli sconfitto dall'Inter, Spalletti assolve Kvaratskhelia e gli altri big
- La prima sconfitta e la pressione dell'ambiente: Spalletti ricarica il Napoli
L’Inter riapre il campionato: Napoli ko, ma Spalletti non fa drammi
A “tifare” per i nerazzurri c’erano infatti eccezionalmente anche Milan e Juventus, che dopo aver fatto il proprio dovere contro Salernitana e Cremonese aspettavano il primo passo falso della capolista per tornare definitivamente in corsa per il titolo. Detto, fatto, così i campioni d’Italia in carica sono ora a -5 dal Napoli e i bianconeri a -7.
Sono invece otto i punti di ritardo dell’Inter dal Napoli, ma al termine della gara di San Siro Luciano Spalletti non si fa coinvolgere nella baraonda dei numeri, senza però poter negare la serata deludente della propria squadra sul piano del gioco: “Siamo stati al di sotto in tutte le nostre qualità offensive. Possiamo fare di più sia come reparto offensivo, sia come rifornimenti allo stesso. A volte abbiamo fatto girare palla bene, anche se troppo lentamente, arrivando al limite dell’area, ma poi non siamo riusciti a entrare con la giocata importante. Ci è mancato il passaggio illuminante sulla trequarti. Comunque la partita l’abbiamo fatta, anche bene a tratti”.
Napoli sconfitto dall’Inter, Spalletti assolve Kvaratskhelia e gli altri big
Spalletti ha poi glissato sulle responsabilità dei singoli in occasione del gol, tra il rientrante Rrahmani che ha perso Dzeko complice anche la mancata copertura di Kim: “Peccato perché l’Inter ha fatto gol sfruttando la caratteristica che conoscevamo e temevamo, perché loro sono bravi sul recupero palla, a dilatare il campo in ampiezza. Sul gol siamo arrivati tardi a chiudere sull’incornata di Dzeko, in area loro hanno grande fisicità”.
Tra gli osservati speciali c’era Khvicha Kvaratskhelia, che si è acceso solo a tratti, confermando di essere lontano dalla condizione migliore dopo il lungo stop tra ottobre e novembre a causa della lombalgia. Spalletti non fa nomi, ma giustifica i big che si sono espressi al di sotto delle proprie possibilità: “Ci può stare essere sotto il nostro massimo, per noi non cambia niente. Se qualcuno dei nostri ragazzi non riesce a fare ciò a cui ci ha abituati, come è successo stasera, non è un dramma, può succedere. Certo i ragazzi erano delusi nello spogliatoio, la partita poteva essere gestita diversamente. Fa rabbia perché non abbiamo avuto personalità e forza, qualità che possediamo. Siamo stati timidi e questo non va bene”.
La prima sconfitta e la pressione dell’ambiente: Spalletti ricarica il Napoli
Non poteva mancare una battuta sulla necessità di ripartire senza farsi condizionare da un risultato che, in uno scontro diretto e alla ripresa dopo la lunga sosta, potrebbe anche minare le certezze che il Napoli aveva saputo costruire attorno a sé stesso anche a livello ambientale: “La squadra deve sapersi difendere dalle voci che girano intorno, questo fa parte della gestione del calcio attuale. Si legge un po’ di tutto, ci sono persone alle quali piace portare il discorso dove fa più comodo. Dobbiamo distaccarci da ciò che viene detto, essere bravi ad analizzare ciò che è successo dentro la partita e ricominciare con fiducia”.