Erano anni che non ci presentavamo così “in forze”: due cartucce pronte ad essere sparate per ogni evenienza, due pezzi da 90 che in qualche modo sul traguardo di via Roma, litorale sanremese, vogliono regalare a se stessi e all’Italia una vittoria che renderebbe la prima parte di stagione bella come non mai. Filippo Ganna e Jonathan Milan sono amici (e pure tanto) nella vita, ma spesso rivali quando c’è da attaccare il numero sulla schiena. Ma sabato potrebbero diventare alleati, sebbene corrano in due formazioni diverse e sebbene non condividano peculiarità tecniche e punti di forza. L’Italia intera del pedale però fa il tifo per loro: 7 anni dopo il trionfo di Vincenzo Nibali, davvero il ciclismo tricolore può sognare ad occhi aperti.
- Ganna mai così in forma: "Secondo alla Tirreno? Che sorpresa..."
- Villa CT, il sogno Roubaix e la rinuncia al Giro
- Milan sogna l'arrivo in volata: solo Merlier ha vinto più di lui
- Incognita Pogacar: riuscirà a partire da lontano?
Ganna mai così in forma: “Secondo alla Tirreno? Che sorpresa…”
Vero è che gli avversari saranno tanti, e pure tosti (Pogacar e van der Poel su tutti). Ma Ganna e Milan hanno dimostrato durante tutto l’arco della stagione “invernale” di essere belli centrati sull’obiettivo. Ganna non ha giocato a nascondersi: due anni fa chiuse alle spalle di MVDP, davanti a Van Aert e Pogacar, adesso sente di stare bene come mai lo era stato prima a questo punto della stagione.
“La ricognizione del finale della corsa l’ho già fatta, ora devo solo pensare a recuperare un po’ di forze dopo una Tirreno-Adriatico che s’è rivelata essere molto dispendiosa, complici anche le pessime condizioni meteo. Non pensavo che avrei chiuso secondo dietro ad Ayuso: è stata una sorpresa, ma davvero una “bella” sorpresa.
La Sanremo arriva al momento giusto: gli avversari sono tanti, cercherò di fare la mia corsa. Se temo Pogacar? Difficile pensare che il gruppo gli conceda un attacco da lontano, la Sanremo è lunghissima e certi sforzi potrebbero essere pagati a caro prezzo. Ma lui può fare qualunque cosa, quindi è bene non eliminare alcuna opzione sul tavolo”.
Villa CT, il sogno Roubaix e la rinuncia al Giro
Ganna ha vissuto un inverno finalmente libero da problemi fisici e malanni di stagione, un particolare che non è sfuggito agli occhi più attenti. E il lavoro alternato tra strada e pista lo ha reso un corridore più completo. “La pista è utile per preparare le cronometro, ma aiuta anche per affinare i particolari di certe gare su strada. Ritrovare Marco Villa CT della strada è un piacere: in pista era tutto diverso, ma so che potrà fare qualcosa di veramente importante perché il materiale a disposizione è ottimo”.
Ganna alla Sanremo punta al bersaglio grosso, poi nel mirino ha messo la Roubaix. “Una gara alla quale guardo con ambizione, ma adesso meglio pensare alle prossime gare in calendario. Aver chiuso al secondo posto alla Tirreno per me ha significato quanto una vittoria e spero che questo risultato possa darmi la spinta per andare oltre i miei limiti alla Sanremo. Che resta una corsa davvero atipica, dove tante sono le variabili in gioco”. Confermata l’assenza al Giro.
Milan sogna l’arrivo in volata: solo Merlier ha vinto più di lui
Jonathan Milan al contrario deve fare i conti con i postumi della caduta della tappa di Colfiorito, anche se lo sprint vincente mandato a referto a San Benedetto del Tronto nella frazione conclusiva ha dissolto gran parte dei dubbi che s’erano annidati nella sua testa dopo la scivolata sull’asfaltato bagnato.
Milan è ormai assiso al ruolo di protagonista d’eccellenza delle volate: ha vinto una tappa alla Vuelta Valenciana, due all’UAE Tour, altrettante alla Tirreno, di fatto proponendosi come il velocista di riferimento del gruppo assieme a Tim Merlier, l’unico che ha vinto di più in questo scorcio di stagione (6 tappe: due a testa all’AlUla Tour, all’UAE Tour e alla Parigi-Nizza).
Incognita Pogacar: riuscirà a partire da lontano?
Se in via Roma si arriverà in volata a ranghi compatti, quindi con i velocisti in grado di resistere sia sulla Cipressa che sul Poggio, Milan diventa una carta da giocare senza indugio: il treno della Lidl-Trek ha dimostrato di funzionare (Simone Consonni è un perfetto regista) ed è facile pensare che in molti proveranno a guardare a quello che farà Milan.
Per questo non sono pochi quelli che ritengono che se Pogacar voglia davvero mettere le mani sulla Sanremo dovrà farlo con un’azione, se non da lontano, comunque non troppo a ridosso dell’arrivo. Anche se con 290 chilometri di gara tutti gli schemi possono saltare in un amen, rimescolando le carte anche in volata. Ma l’Italia era da anni che non poteva giocare due carte così altisonanti.