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La Copa América, albo d'oro. Tutte le vincitrici

L'elenco di tutte le squadre vincitrici della Copa América dal 1916 a oggi. Una competizione mutevole, ricca di sorprese e dall'impareggiabile fascino

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Nata come Campeonato Sudamericano de Football e organizzata dalla CONMEBOL – la Confederazione sudamericana del calcio (Confederación sudamericana de Fútbol) –, la Copa América è il campionato continentale per nazionali dell’area Sudamericana, nonché la competizione più longeva per nazionali ancora in calendario non organizzata nel contesto di una rassegna polisportiva più ampia, che si disputa con la nuova denominazione dal 1975, senza, però, avere una regolare cadenza.

Albo d’oro della Copa América

Nelle prime dieci edizioni del Campeonato Sudamericano de Football (dal 1916 e il 1926), l’Uruguay mise in bacheca ben sei successi. I restanti quattro se li divisero Brasile e Argentina. L’Albiceleste dominò, invece nelle successive dieci edizioni, con sette vittorie, di cui tre consecutive (tra il 1945 e il 1947). Dell’Uruguay e del Perù, i restanti tre titoli, con rispettivamente due e un’affermazione. Le ultime nove edizioni prima della nuova denominazione videro ulteriori tre successi a testa per Argentina e Uruguay. Una vittoria anche per Brasile, Paraguay e Bolivia.

Dal 1975, la competizione venne rinominata Copa América. Attualmente sono 18 le edizioni giocate sotto questo nome, che vedono quattro successi del solito Uruguay, tre dell’Argentina, che è anche l’attuale detentrice del titolo, la risalita del Brasile, con sei successi, e la doppia affermazione consecutiva del Cile (2015 e 2016). Un titolo, invece, per Perù e Paraguay, che vinsero le prime due edizioni del torneo, e per la Colombia, alla sua prima e unica affermazione nel 2001.

Di seguito tutte le vincitrici di tutte le edizioni della Copa América, comprese le 29 edizioni del Campeonato Sudamericano de Football:

Nazionali vincitrici del Campeonato Sudamericano de Football (dal 1916 al 1967)

  • 1916 Uruguay
  • 1917 Uruguay
  • 1919 Brasile
  • 1920 Uruguay
  • 1921 Argentina
  • 1922 Brasile
  • 1923 Uruguay
  • 1924 Uruguay
  • 1925 Argentina
  • 1926 Uruguay
  • 1927 Argentina
  • 1929 Argentina
  • 1935 Uruguay
  • 1937 Argentina
  • 1939 Perù
  • 1941 Argentina
  • 1942 Uruguay
  • 1945 Argentina
  • 1946 Argentina
  • 1947 Argentina
  • 1949 Brasile
  • 1953 Paraguay
  • 1955 Argentina
  • 1956 Uruguay
  • 1957 Argentina
  • 1959 Uruguay
  • 1959 Argentina
  • 1963 Bolivia
  • 1967 Uruguay

Nazionali vincitrici della Copa América (dal 1975 a oggi)

  • 1975 Perù
  • 1979 Paraguay
  • 1983 Uruguay
  • 1987 Uruguay
  • 1989 Brasile
  • 1991 Argentina
  • 1993 Argentina
  • 1995 Uruguay
  • 1997 Brasile
  • 1999 Brasile
  • 2001 Colombia
  • 2004 Brasile
  • 2007 Brasile
  • 2011 Uruguay
  • 2015 Cile
  • 2016 Cile
  • 2019 Brasile
  • 2021 Argentina

Le nazionali più vincenti della Copa América

La prima edizione, organizzata nel 1916, incoronò l’Uruguay. Proprio la Celeste, insieme all’Albiceleste argentina, è la nazionale con il maggior numero di successi, ben quindici. Sei le altre rappresentative che possono vantare una Copa América in bacheca. Il Brasile l’ha conquistata nove volte, Cile, Perù e Paraguay si fermano a due vittorie a testa. Chiudono l’albo d’oro Bolivia e Colombia con un’affermazione ciascuna. Ancora a secco di successi, solo l’Ecuador e il Venezuela.

Questa la classifica delle nazionali più vincenti della Copa América:

  • 15 Argentina, Uruguay
  • 9 Brasile
  • 2 Paraguay, Perù, Cile
  • 1 Colombia, Bolivia

Una competizione “irregolare”

Dall’edizione inaugurale del 1916 agli anni ’60, la Copa América si disputò con cadenza totalmente casuale, arrivando a disputarsi anche una volta all’anno, come nel 1959. Dal 1975 di decise per una cadenza quadriennale, che rimase in essere fino al 1987, quando si passò a una edizione ogni due anni, quelli dispari, così da evitare sovrapposizioni con la Coppa del Mondo di calcio e le Olimpiadi.

Con il tempo, però, l’organizzazione biennale venne abbandonata. A giocare un ruolo decisivo l’usanza dei commissari tecnici di non convocare le rispettive stelle nazionali nelle edizioni che precedevano il Mondiale, così da averle riposate per la Coppa del Mondo e, di fatto, penalizzando lo spettacolo della Copa América. Dall’edizione 2001, si passò, così alla cadenza triennale, che restò in vigore fino al 2007, quando per scongiurare la contemporaneità con il Mondiale sudafricano del 2010, si decise di tornare alla cadenza quadriennale dal 2011.

Rimase, però, aperta la porta alla possibilità di organizzare edizioni straordinarie del torneo in caso di richiesta ufficiale di almeno dieci nazionali. Così fu nel 2016, quando si organizzò l’edizione eccezionale per la celebrazione del centenario. Un’edizione denominata, appunto, Copa América Centenario, vinta dal Cile.

Altra modifica al calendario nel 2020, con la pandemia di Covid-19 che scosse il Mondo e obbligò a rinviare la competizione, che tornò a dare spettacolo dodici mesi più tardi, nel 2021, e vide l’Argentina di Lionel Messi laurearsi campione.

La formula negli anni

Nata con impostazione a classico girone all’italiana, in essere fino all’edizione del 1967, anche nella formula, la Copa América ha sempre rivelato una “costante irregolarità”. Dal 1975 al 1983, il torneo era impostato su tre gironi da tre squadre ciascuno, con gare di andata e ritorno disputate nei rispettivi Paesi. Le prime in classifica di ogni girone componevano, insieme ai campioni in carica, il quadro delle semifinali, disputate ancora tra andata e ritorno. A gara unica, invece la finale.

Con l’edizione del 1987 entrò in vigore il nuovo regolamento, con tutte le partite giocate in un unico Paese e sfide disputate in gare unica. Si istituì anche l’introduzione della finalina per il terzo e quarto posto. Dopo appena due anni, nell’89, ci furono ulteriori modifiche: le dieci partecipanti prendevano parte a due gironi da cinque squadre. Le prime due classificate di ogni raggruppamento si sfidavano nelle semifinali.

Nuovi cambiamenti interessarono l’edizione del 1993, con l’allargamento del torneo a due nazionali esterne alla CONMEBOL e il passaggio a dodici partecipanti e una nuova formula: tre gironi da quattro. La fase a eliminazione diretta venne fatta iniziare dai quarti e impegnava le prime due di ogni girone, più le due migliori terze. Fino al 2007, in caso di parità al novantesimo, si procedeva direttamente con i calci di rigore. I supplementari furono, invece, introdotti dal 2015.

La Copa América Centenario, nel 2016, fu un evento straordinario, con addirittura 16 partecipanti. Alle dieci nazionali affiliate alle CONMBEBOL su unirono gli Stati Uniti Stati Uniti, che furono anche Nazione ospitante, il Messico, il Costa Rica, la Giamaica, Panama e Haiti, queste ultime due selezionate tramite un play-off apposito.

Nel 2019 si decise di apportare ulteriori modifiche al formato della Copa América. Regole che avrebbero dovuto essere applicate dall’edizione 2020 che, però, venne rimandata al 2021 a causa della pandemia di Covid-19 che sconvolse il mondo intero. Il nuovo regolamento prevedeva due gironi da sei squadre disputati in Paesi differenti. Il virus costrinse a cambiare formula e la Copa América vide sfidarsi solo dieci nazionali, in due gironi da cinque e fase a eliminazione diretta tra le prime due classificate di ogni gruppo.

Il trofeo della Copa América

Il trofeo assegnato fin dalla seconda edizione alla vincitrice della Copa América è stato forgiato dalla gioielleria Escasany di Buenos Aires. Nel 1916, infatti, al primo appuntamento con la manifestazione venne assegnata la cosiddetta Copa Murature. Fissata su un supporto in legno, la coppa è alta 75 cm e ha un diametro massimo di 30 cm, per un peso di circa 9 chilogrammi. La base lignea presenta quattro anelli di diametro differente e posti uno sull’altro, con applicate piccole targhe dorate con il nome, la data e lo stemma della squadra vincitrice di ogni edizione.

Nel 2016, per celebrare l’edizione Centenario venne creato un trofeo tutto nuovo, che riprendeva il trofeo originale. Placcata in oro e in argento all’intero, è alta 61 centimetri per poco più di 7 chilogrammi di peso. Al centro è rappresentato il continente americano con gli stemmi di CONMEBOL e CONCACAF.

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