Posto l’episodio in campo – estremamente sgradevole e censurabile per i termini usati – lo scontro Lukaku-Barella ha mostrato i limiti di un sistema che non perdona le leggerezze e capta ogni tensione, ogni gesto, ogni evidenza che dallo spogliatoio viene traslato sul rettangolo di gioco.
Oggi, a mente fredda, verrà stabilita la via da seguire dopo quanto visto l’altra sera a Genova: uno screzio davvero fastidioso, soprattutto perché consumatosi tra due personaggi trascinanti per l’Inter, come Lukaku e Barella.
- La lite Lukaku-Barella in campo a Genova
- Rischio multa per Barella
- Gli eccessi di Barella, la censura dell'Inter
La lite Lukaku-Barella in campo a Genova
Sui quotidiani, stamani, si sono spesi titoli e colonne per spiegare il mood societario rispetto a simili situazioni che rischiano di inquinare il clima dello spogliatoio e che non sarebbero stati graditi affatto anche dal tecnico, Simone Inzaghi (a sua volta attaccato sui social dai tifosi e dalla Curva Nord).
Lo avrebbe anche ribadito, prima di presentarsi ai microfoni, ai suoi giocatori, a telecamere spente. E con un linguaggio chiaro, netto che non avrebbe lasciato spazio a interpretazioni.
La questione in sé è un sintomo di un male che Barella ha combattuto nel corso di queste stagioni all’Inter e che, in parte, sembrava maturato, ormai sotto controllo come se quei gesti fossero fotogrammi di un tempo passato da chiudere e circoscrivere a una fase della carriera, ancora acerba.
Rischio multa per Barella
Adesso, complice la indubbia popolarità della lite Lukaku-Barella vivisezionata poi sui principali attori in Rete, la società è chiamata a prendere una decisione su quanto accaduto: l’immagine dell’Inter è quella che emerge anche dalle riprese televisive che milioni di italiani hanno potuto rivedere e rivedere, in diretta o negli estratti di approfondimento.
Due amici-rivali con la stessa maglia che si spendono in un battibecco davvero evitabile, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti e la Champions. L’Inter e in primis Beppe Marotta oggi, quindi, decideranno se dare una multa a Romelu e Nicolò per le loro scintille nel match contro la Samp.
Inzaghi aveva già avuto modo, di stigmatizzare la vicenda a modo suo, con il suo stile e il suo modo di intendere la comunicazione a caldo, ma senza andare oltre.
Barella ha ancora di queste esplosioni caratteriali, qualche reazione insomma più istintiva che altro e – secondo quel che riporta la Gazzetta – ne sarebbe consapevole lo stesso giocatore che pure avrebbe lavorato su questi limiti. Limiti che possono creare disagio, e non solo davanti alle telecamere: uno spogliatoio spaccato, a prescindere dai singoli errori, può rivelarsi un danno.
Gli eccessi di Barella, la censura dell’Inter
Nicolò Barella non dovrà ricadere, multa o meno, in simili ingenuità : ha lavorato molto nei mesi scorsi, come gli era stato chiesto da Inzaghi e dal club, trascinando con la sua qualità a centrocampo la squadra nella fase migliore del campionato.
Sa fare la differenza e, come spesso avviene, gli viene chiesto di mantenere sempre quel livello di affidabilità e inventiva. Almeno per affrontare un calendario che riserva, a stretto giro, gare decisive.