Fabio Coentrão ne ha, di storie da raccontare. Un tempo era il terzino sinistro del Real Madrid, per dire. Non solo: ha giocato nel Benfica, nel Monaco e nella Nazionale portoghese, disputando pure un Mondiale. Tempi passati. Perché per il mancino, ormai, il calcio sembra essere diventato l’ultimo dei pensieri.
Coentrão, oggi, ha 33 anni. Non scende in campo da maggio, con la maglia del Rio Ave. Aveva annunciato una prima volta il ritiro dal calcio nel 2019, poi ha cambiato idea per giocare con i biancoverdi, quindi ha detto definitivamente addio. Per fare cosa? Per dedicarsi all’altra grande passione della propria vita oltre al pallone: la pesca.
Oggi l’ex Real vive a Caxinas, in Portogallo, zona di pescatori. Ha una barca chiamata Vitória Coentrão e lavora con una cinquantina di persone circa. E il canale digitale portoghese Empower Brands Channel è andato a trovarlo, confezionando un servizio su di lui e definendolo “il volto di una nuova generazione di imprenditori che crede nella pesca come un’attività con molto futuro nell’economia marittima”.
“Qui ci sono le mie radici, sin da quando sono nato – ha detto Coentrão – Mio padre aveva una barca, amava pescare e io andavo spesso con lui. Mi piaceva molto. Ogni volta che avevo del tempo libero o ero in vacanza, la mia vita era il mare, era la pesca. Chiaro, sapevo che un giorno avrei smesso di giocare a calcio. Qui sono felice, è la vita che voglio avere”.
Coentrão si definisce un modello per le giovani generazioni. E non solo per il fatto di avere indossato la maglia del Real Madrid.
“Certo. Credo che chi ama il mare debba seguire i propri sogni. Non c’è da vergognarsi a condurre questa vita, al contrario di quel che pensa molta gente. Il mare è prezioso per noi e per il mondo. Le persone che ci lavorano devono essere rispettate come qualunque altro lavoratore. Con le condizioni odierne, credo sia un buon mestiere da svolgere”.
Strano a dirsi, per uno che ha giocato un Mondiale con il Portogallo e ha condiviso lo spogliatoio con Cristiano Ronaldo. Ma gli obiettivi, nella sua nuova vita, non mancano.
“Voglio arrivare a 40 anni, avere 10 barche. Quando avevo 15 anni volevo giocare nel Real Madrid, sapevo che il percorso sarebbe stato lungo e difficile e che qui sarà ancor più difficile. Ma sono una persona ottimista e fiduciosa”.