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La rivoluzione di Pioli: il tecnico spiega come sarà il suo Milan

Pioli sorride nonostante la sconfitta per 3-2 col Real Madrid. Per un'ora il Milan ha dettato legge, grazie al 4-3-3 e ai nuovi acquisti

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Stefano Pioli sorride. E ha tanti buoni motivi per farlo, nonostante la sconfitta in rimonta per 3-2 contro il Real Madrid nella prima partita della tournée americana. Già, perché per un’ora la sua squadra, avanti di due reti, ha regalato spettacolo ai 100mila di Pasadena. Il Milan piace.

Nel segno di un 4-3-3 che mostra segnali incoraggianti, anche grazie al contributo dei nuovi innesti. “Giocheremo un calcio più tecnico e ancora più offensivo” assicura Pioli.

La rivoluzione di Pioli: promossi i nuovi acquisti

Partiamo dal sistema di gioco: la base di partenza è il 4-3-3, come già visto anche col Lumezzane. In fase difensiva, invece, si passa al 4-2-3-1, modulo che ha fatto le fortune del Milan campione d’Italia, ma che la scorsa stagione ha rischiato di far naufragare la squadra. Loftus-Cheek è stato schierato dall’inizio in una mediana che si completava con Krunic e Pobega.

In campo dal primo minuto anche Sportiello, autore di una papera, e soprattutto Pulisic. Poi hanno trovato spazio Romero, autore di un super gol, e Reijnders. “Sono arrivati giocatori forti, mi piace come si stanno inserendo” ha commentato Pioli.

Come giocherà il nuovo Milan: la promessa di Pioli

No, il tecnico italiano non ha parlato di obiettivi. Nessun proclama, non è il momento. Ma indicazioni sul Milan che sta nascendo. In riferimento ai nuovi acquisti, ha detto che “ci permetteranno di giocare un calcio ancora più tecnico e più offensivo. Dopo dieci giorni, ho visto cose interessanti, soprattutto in merito a come abbiamo cercato di muovere la palla. Rispetto allo scorso anno occupiamo posizioni diverse ma i principi di gioco sono gli stessi”.

Milan, che cosa cambia con il 4-3-3

Parola d’ordine equilibrio. E, grazie a tecnica e velocità, anche maggiore qualità e spinta offensiva. In tal senso il Napoli campione d’Italia di Spalletti è stato un manifesto perfetto del 4-3-3. Da cui, perché no, prendere ispirazione: in mezzo al campo triangoli continui in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario, poi sulle corsie laterali giocatori come Leao, Pulisic e Okafor (più Chukwueze) hanno le caratteristiche per replicare quanto mostrato da Kvaratskhelia e Lozano/Politano.

In attesa di averlo a disposizione, Pioli riserva parole al miele proprio per Okafor: “È un attaccante che può giocare in più ruoli. Ha colpi, velocità, uno contro uno: può giocare sia da punta che da esterno sinistro”.

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