Continua ad essere il vero, grande punto interrogativo dell’Inter il futuro di Icardi. Osannato fino a pochi mesi fa, il bomber che ha segnato 111 gol in 188 partite di serie A, che era diventato simbolo e capitano della squadra nerazzurra, è scivolato sempre più velocemente dal ruolo di eroe a quello di brutto anatroccolo indesiderato. L’Inter lo vuole cedere e questo si è capito da tempo, lui pesta i piedi per rimanere e a differenza del periodo rovente, quando tweet e messaggi sui social rimbalzavano su tutti e due i “campi”, ora si avverte solo un imbarazzante silenzio sulla vicenda mentre il club è impegnato soprattutto nella ricerca del suo erede, ovvero Lukaku.
LA TELEFONATA – Un silenzio pubblico, ovviamente, perché in privato le parti si sono parlate e si continuano a parlare. Anche Conte è intervenuto direttamente nella vicenda ed ha anche chiamato l’argentino. Tutti i media hanno dato notizia del colloquio ma se sembrava sicuro che il tecnico avesse ribadito al giocatore di non voler contare su di lui, arriva una nuova versione da Tancredi Palmeri. Il giornalista su Tmw racconta un’altra verità e fa capire che è solo la società a volere l’addio di Icardi. Non Conte che abbozza, ma in cuor suo non ha nulla contro il giocatore.
IL PRECEDENTE – Tancredi Palmeri scrive che “Infatti nella famosa telefonata prima delle vacanze, Conte avrebbe detto apertamente al capitano di non avere personalmente nulla contro di lui”. Si ricorda il precedente alla Juve di Tevez, altra testa calda abituata a fare bizze ma Conte attese di poter verificare di persona, poi constatò la totale professionalità di Carlitos, e finì per aiutarlo a esprimere una delle migliori stagioni in carriera. Da qui la perplessità: “A Conte interessano quelli bravi, e che portano risultati. E i 111 gol in 188 partite di Serie A sono il dubbio che gli sorge nel vedere Icardi venduto”.