Prima e dopo il derby della Capitale, qualche pseudo-tifoso tira sempre in ballo la morte di Vincenzo Paparelli, sostenitore biancoceleste uciso da un razzo sparato dalla Curva Sud. Il figlio Gabriele, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, si è sfogato: “Non serve più querelare, ormai mi resta solo farvi vedere chi sono… Non è che quando perdiamo noi ci mettiamo a insultare… Sono fatti così”.
Il figlio di Vincenzo ha chiesto aiuto direttamente alla Roma: “Adesso basta, non ne posso più, mi sta ribollendo il sangue. Voglio vivere la morte di mio padre, il mio lutto, in pace con la mia famiglia. Ero tanto felice per il derby vinto dalla Lazio, ma ho dovuto assistere all’ennesima scritta, all’ennesimo post infamante nei confronti di mio padre. Ho tanta rabbia, che delusione. Sono 40 anni che giro con la bomboletta in macchina per cancellare scritte su razzi e cose come ’10 100 1000 Paparelli’. Ho querelato migliaia di persone, denunce che non hanno avuto seguito. A questo punto gradirei che intervenisse la AS Roma, che mi invitasse a parlare, che faccia fare un appello ufficiale, un comunicato. Basta, non tollero più nulla. Sono arrabbiato, ma anche deluso. I morti vanno lasciati in pace”.