La Lazio fa quello che vuole al Franchi contro la Fiorentina. Davanti a Matteo Berrettini, al quale sono appena state consegnate la Chiavi della Città, la Viola affonda 4-0 sotto i colpi di Vecino, Zaccagni, Luis Alberto e Immobile.
Il numero 17 biancoceleste entra di diritto nella storia della Serie A, marchiando a fuoco il suo nome tra i più grandi, ed è inoltre il terzo più veloce di sempre a riuscirsi.
Dall’altra parte invece la Fiorentina non riesce più a trovare la via del gol, ha il secondo peggior attacco della Serie A ed è lontana parente della squadra che aveva incantato l’Italia intera.
- Immobile sempre più nella storia della Serie A: Ciro nella top-10 marcatori
- Sta lentamente nascendo una nuova Sarriland, Fiorentina nulla in attacco
- Italiano commenta il ko: "Non facciamo più gol"
- Sarri positivo sulla vittoria: "Abbiamo saputo soffrire con umiltà"
Immobile sempre più nella storia della Serie A: Ciro nella top-10 marcatori
Un’azione magistrale della Lazio per il 4-0 che ha chiuso ancora di più il match. Lancio di Luis Alberto, scarico all’indietro no look di tacco di un certo Milinkovic-Savic e fucilata sotto la traversa di Ciro Immobile. Calcio champagne della banda di Sarri, ma qui è Immobile che va celebrato, in quanto riscrive una nuova pagina nel proprio libro dei record.
Con questa rete infatti, Immobile raggiungo a quota 188 reti in Serie A tre mostri sacri, e due Campioni del Mondo, come Beppe Signori, Alberto Gilardino e Alessandro Del Piero, entrando dunque di diritto nella top-10 dei migliori marcatori della storia del nostro campionato, ma non è tutto.
Immobile è anche il terzo più giovane della storia a raggiungere questo numero di gol (in realtà il dato era stato calcolato prima di questa sera, quando i gol erano “solo” 187). Infatti solo Nordahl (225 gol addirittura in 291 partite, poi lasciò l’Italia) e Meazza (201 gol) riuscirono a segnare così tanti gol in un numero minore di partite rispetto a Immobile.
Sta lentamente nascendo una nuova Sarriland, Fiorentina nulla in attacco
La Lazio ha vinto quattro partite di fila in Serie A senza subire gol per la prima volta da marzo 2015, con Stefano Pioli in panchina. Inoltre, i biancocelesti hanno tenuto la porta inviolata in cinque delle prime nove partite stagionali di Serie A per la prima volta dal 2006/07.
Al momento terza in classifica con 20 punti, Maurizio Sarri sta finalmente registrando la difesa e la porta, veri punti deboli della passata stagione, oltre ad avere a disposizione dei fenomeni in avanti che, almeno in Serie A, possono fare quello che vogliono.
Dall’altra parte della barricata invece c’è una Fiorentina che in questa stagione è in estrema difficoltà. Al momento infatti sono appena nove punti in nove giornate per la Viola: soltanto nel 2020/21 ne aveva raccolti meno (otto) a questo punto della stagione.
Assieme a Spezia e Cremonese, la Fiorentina è poi il secondo peggior attacco di tutto il campionato con appena sette reti segnati in stagione. Una miseria, uno score inaccettabile per una squadra che neanche un anno fa incantava per le sue trame offensive. La partenza di Vlahovic si sapeva sarebbe stata pesante, e il mercato estivo non ha regalato di certo fenomeno. Jovic e Ikoné sono davvero poca cosa anche in Italia, dove solitamente gli stranieri riescono a rianimarsi.
Italiano commenta il ko: “Non facciamo più gol”
Italiano commenta, ai microfoni di Sky Sport, la sconfitta per 4-0 contro la Lazio:
“Di questa gara non mi ho gradito solamente gli ultimi dieci minuti. Per il resto della partita si è giocato e tirato, siamo stati bravi e garantito continuità alla buona prova fatta in Conference League. Da parte mia il risultato di oggi non è giusto anche perché avevamo iniziato davvero bene ma abbiamo i problemi di sempre a fare gol. Mi fa incavolare che questa sera siamo usciti dalla partita verso la fine, era da molto che non capitava ma mi fa molto arrabbiare. Detto questo non ho altro da dire ai ragazzi”.
Italiano poi commenta anche la sconfitta in se, che proietta la Fiorentina al 13° posto:
“Era un partita fondamentale per la nostra annata dato che avremmo potuto dare continuità al successo avuto in Conference League. La prestazione questa sera non è stata male. Il problema è che serve buttarla dentro: su 25 tiri che facciamo 10 sono gol facili ma non ne siamo capaci. Ci prendiamo questi fischi e la delusione del nostro pubblico che mi fa molto male”.
Sarri positivo sulla vittoria: “Abbiamo saputo soffrire con umiltà”
Sarri sta lentamente creando una Lazio a sua immagine e somiglianza, non solo nel gioco offensivo ma anche nella disponibilità a soffrire quando la situazione lo richiede, come nel primo tempo di oggi
Queste le sue dichiarazioni a Sky Sport:
“La Fiorentina ha avuto le occasioni per pareggiarla e la gara avrebbe anche potuto cambiare totalmente. Siamo stati capaci di soffrire con umiltà. Era una gara post Europa e loro che dovevano pure rimontare il risultato sono calati più di noi. Serve dare continuità ma oggi abbiamo difeso davvero bassi concedendo qualche situazione caotica nella nostra area di rigore”.
Una parola anche su quel grande attaccante di Ciro Immobile, e cosa si prova ad averlo sempre in allenamento:
“Immobile è speciale per come si allena, è un ragazzo umile e disponibile: adesso comprendo dato che il popolo biancoceleste è innamorato di lui, è speciale pure fuori dal campo. Per un tecnico, è ogni volta un piacere avere un giocatore simile nello spogliatoio. Questo gruppo ti fa sognare, i ragazzi sono disponibili a lavorare e sono disposti a venirti incontro, ma c’è ancora qualcosa da dover sistemare”.
Un commento Sarri lo regala anche sui prossimi impegni in Europa League:
“Credevamo di essere in un girone facile, poi abbiamo capito di essere in un girone davvero forte. Lo Sturm Graz è in lotta per il campionato con il Salisburgo, i danesi del Midtjylland sono una sorpresa positiva. Pareva tutto scritto per una corsa a due tra noi e il Feyenoord, ma tuttavia si è rivelato un girone difficilissimo che ci terrà sul pezzo fino all’ultimo minuto dell’ultima partita”.