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Lazio, lungo stop per Immobile: le soluzioni di Sarri aspettando il mercato

Il capitano della Lazio ha subito contro l'Udinese una lesione di secondo grado a carico del bicipite femorale sinistro: 2022 finito, biancocelesti nei guai in vista degli scontri diretti per la Champions

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Il duro sfogo con il quale l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri aveva reagito all’infortunio di Ciro Immobile durante la partita contro l’Udinese, prendendosela apertamente con le condizioni del prato dell’Olimpico, è stato solo in parte attutito dai contatti immediati avviati da Sport e Salute, l’ente affiliato al Coni che si occupa del manto erboso dello stadio di Roma. La diagnosi dell’infortunio del capitano della Lazio è però destinata a riaprire la ferita, ma soprattutto a condizionare la stagione della Lazio.

Immobile, la diagnosi dell’infortunio: accertata la lesione muscolare

Il centravanti dei biancocelesti e della nazionale, fresco di ingresso nella top ten dei marcatori della Serie A di tutti i tempi, è stato infatti sottoposto agli accertamenti strumentali del caso, che hanno confermato le sensazioni peggiori, quelle avvertite dal giocatore già subito dopo essersi fermato. Immobile ha infatti riportato una lesione di secondo grado al flessore della coscia sinistra che lo obbligherà ad uno stop di almeno 45 giorni.

Il suo 2022 è quindi già finito, alla luce della sosta della Serie A per i Mondiali.

Questo il comunicato della Lazio: “Il calciatore Ciro Immobile è stato sottoposto a esami clinici e strumentali presso Paideia International Hospital. Gli esami hanno evidenziato una lesione di medio grado a carico del bicipite femorale sinistro. Il calciatore ha già iniziato le cure specifiche del caso e verrà sottoposto a monitoraggio clinico quotidiano. Ulteriori esami strumentali verranno ripetuti nei prossimi giorni per quantificare i tempi di recupero”.

Ciro Immobile e l’infortunio più grave della carriera: la Lazio nei guai in vista degli scontri diretti

Immobile sarà quindi costretto a saltare le ultime sette partite della Lazio prima della pausa della stagione, ovvero le cinque di campionato e le due decisive per il passaggio del turno in Europa League, il 27 ottobre in casa contro il Midtjylland e il 3 novembre a Rotterdam contro il Feyenoord. Particolarmente salato il conto in Serie A, dato che il calendario riserverà alla Lazio scontri diretti per la zona Champions League contro l’Atalanta, già domenica alle 18, la Roma nel derby del 6 novembre e la trasferta contro la Juventus del 13 novembre. Si tratta dell’infortunio più grave subito in assoluto da Immobile in carriera, dal momento che i precedenti stop muscolari che avevano fermato l’attaccante campano nella scorsa stagione si erano risolti nell’arco di due settimane. L’unico precedente paragonabile sono i 40 giorni di assenza del finale della scorsa stagione per un infortunio alla caviglia.

Lazio senza Immobile, Sarri individua le alternative

Ora, mentre Ciro si prepara per la lunga assenza, toccherà in prima battuta a Maurizio Sarri individuare le soluzioni d’emergenza per la sostituzione del proprio totem offensivo. Col mercato fermo infatti le alternative andranno cercate in rosa, dove però manca un altro centravanti di ruolo. Poco convincente finora il tentativo di adattare Matteo Cancellieri, esterno d’attacco arrivato in estate dal Verona utilizzato da Sarri da vice Immobile in qualche spezzone di partita in Serie A, improbabile anche l’utilizzo del giovanissimo Luka Romero, a Formello da due stagioni, ma quasi mai preso in considerazione.

Nelle partite più importanti la scelta dovrebbe quindi ricadere su uno tra Felipe Anderson o più probabilmente Pedro, più adatto per caratteristiche a indossare i panni del fals0 9. Per il mercato ci sarà tempo a gennaio, quando Immobile sarà rientrato, ma avrà fatalmente tempo di qualche settimana per tornare a regime: ecco allora che potrebbero tornare d’attualità le piste legate a Luis Muriel, non incedibile per l’Atalanta, ma soprattutto a Dries Mertens, il falso 9 per eccellenza nella storia recente del calcio italiano e del percorso di allenatore di Sarri che a Napoli cambiò di fatto la carriera al belga reinventandolo al centro dell’attacco.

Dopo l’addio al Napoli in estate Mertens si è trasferito al Galatasaray, dove sta faticando ad ingranare e dove è approdato dopo aver detto no alla corte della Juventus per non indossare al maglia di un altro club di Serie A. L’eventuale chiamata del maestro Sarri gli farà cambiare idea?

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