Bella e irresistibile in Serie A, sfortunata, nervosa e pasticciona in Europa. Questa la singolare dicotomia della Lazio, che esce con i nervi a fior di pelle dalla quarta giornata del Gruppo F di Europa League. All’Olimpico lo Sturm Graz strappa un 2-2 che tiene il raggruppamento in perfetto ed incredibile equilibrio a due giornate dal termine.
- Europa League, parità assoluta nel girone della Lazio: soluzione in volata
- L'ingenuità di Lazzari e quel baricentro troppo basso: la Lazio fallisce la prova di maturità in Europa
- Lazio-Sturm Graz, Sarri stronca l'arbitraggio
Europa League, parità assoluta nel girone della Lazio: soluzione in volata
Dopo che nel tardo pomeriggio anche Feyenoord e Midtjylland avevano pareggiato con lo stesso punteggio, infatti, tutte e quattro le squadre hanno 5 punti. Saranno quindi gli ultimi 180 minuti a decidere chi accederà direttamente agli ottavi (la prima classificata), chi andrà allo spareggio con le terze della Champions (la seconda) e chi retrocederà in Conference spareggiando con le terze dei gironi. La squadra di Sarri affronterà in casa il Midtjylland giovedì 27 per poi chiudere in casa del Feyenoord il 3 novembre.
L’ingenuità di Lazzari e quel baricentro troppo basso: la Lazio fallisce la prova di maturità in Europa
Certo la distanza tra una Lazio reduce da quattro successi di fila in Serie A, con 14 gol segnati e nessuno subito, ed una umiliata in Danimarca e incapace di battere per due volte lo Sturm deve fare riflettere Sarri, che già dopo il 4-0 di Firenze aveva provato a spegnere gli entusiasmi, sottolineando gli errori commessi in fase difensiva. Questa volta, però, più che problemi tattici la Lazio è stata tradita dal nervosismo e in particolare dalla sciaguratezza di Manuel Lazzari, che si è fatto espellere per proteste nel recupero del primo tempo, pochi minuti dopo che Immobile aveva sbloccato il risultato su rigore concesso dal Var per un fallo su Zaccagni, salendo da solo in vetta alla classifica dei migliori cannonieri in Europa con la maglia della Lazio a quota 21 reti.
L’arbitro, il tedesco Stegemann, ci ha messo del proprio, ingigantendo la reazione del terzino su Prass, ma si sa che a questi livelli certi comportamenti non sono accettati. Nel secondo tempo i biancocelesti c’hanno messo il cuore, ritrovando anche il vantaggio con Pedro dopo il momentaneo pareggio di Boving, autore però del definitivo 2-2 nel finale.
Lazio-Sturm Graz, Sarri stronca l’arbitraggio
In conferenza stampa Maurizio Sarri non ha risparmiato critiche all’arbitro Stegemann, riservando però più spazio ai complimenti alla squadra per la prestazione fornita: “L’arbitro non è stato all’altezza, l’espulsione fa parte di un contesto di una partita resa nervosa dalla direzione. Alla lunga abbiamo pagato l’inferiorità alla lunga, ma la buona prova della squadra resta, ma spiace per il risultato perché eravamo riusciti ad andare in vantaggio senza soffrire tanto. La squadra ha un’anima e idee chiare, tutti in campo lottano per gli stessi obiettivi”.
Il tecnico toscano è poi tornato a criticare il calendario compresso per fare spazio al primo Mondiale autunnale della storia: “Il calendario è pesantissimo, già prima era complicato, adesso è infattibile, speriamo di riuscire a reggere. Mondiale? Mi sono già espresso, mi chiedo cosa possa dare il Qatar al calcio internazionale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Patric, che ha parlato subito dopo il termine del match: “Lazzari non l’ha fatto apposta, su Zaccagni ci sono stati 4 o 5 falli e non c’è stato sempre lo stesso criterio. Si poteva evitare il rosso, in una partita del genere cambia tanto giocare in 10. L’arbitro ha sbagliato, ma sbagliamo tutti, andiamo avanti. Purtroppo nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo, ma loro hanno qualità sulla trequarti, peccato perché nel complesso avevamo tenuto anche con un uomo in meno. Ogni tanto abbiamo cali mentali, ma ora siamo più squadra rispetto allo scorso anno”.