Oggi a Formello c’è stata la conferenza stampa di presentazione dei nuovi acquisti Alessio Romagnoli e Matias Vecino. A fare gli onori di casa il presidente biancoceleste Claudio Lotito e il direttore sportivo Igli Tare. Ecco le loro dichiarazioni.
“Abbiamo inserito due elementi di spessore anche internazionale – ha detto Lotito -. Per esperienza sono abituati a certi tipi di partite: serviranno per evitare quanto successo nella scorsa stagione quando la Lazio in determinati momenti non riusciva a mantenere alta la tensione. Con loro si può competere ad alti livelli”. “Giornata molto bella, abbiamo il piacere di presentare due grandi acquisti, grazie all’intervento del presidente nella fase finale delle trattative – ha aggiunto Tare -. Possono arricchire molto il valore della squadra. Sono campioni che ci daranno una grande mano”.
“Ci ho sempre sperato, è tanto che parliamo di questa opportunità. La volontà di entrambi c’è sempre stata. Ringrazio il presidente Lotito e il direttore Tare, è sempre stato il mio sogno ed ero sicuro che sarei venuto qui – ha detto Romagnoli -. La mia famiglia mi ha supportato in tutto e per tutto, sono stati felicissimi come me. La pubalgia? Sto molto meglio rispetto a prima, ancora manca qualcosina. Il gioco di Sarri è più tattico, Pioli era differente, era più uno contro uno in ampie zone del campo. Questo gioco si adatta più a me e mi piace di più. Il 13 come Nesta? Il paragone con lui non si può fare perché ogni calciatore è diverso. Lui è stato il mio idolo e di tanti calciatori. Nesta l’ho conosciuto ma ultimamente non ci ho parlato. L’ho visto l’anno scorso a Milanello quando venne a trovarci. È il percorso inverso rispetto a lui: dopo tanti anni, un calciatore della Lazio torna alla sua squadra. Secondo me è un passo molto importante della mia vita per dimostrare il mio livello, fare qualcosa di importante con questa società. Secondo me anche lo scorso anno la Lazio poteva lottare per la Champions, c’era quasi vicina. Ora siamo molto più forti”.
“L’impatto è stato sicuramente molto buono, non avevo mai giocato con questi compagni in altre squadre, ma li conoscevo da tanti anni, posso dire che è stato bello – ha detto Vecino -. Ho parlato col mister, lui mi conosce bene e ormai sa quali sono le mie caratteristiche. Vengo a dare una mano, mi metto a disposizione e poi sarà lui a scegliere il momento e le partite. Sarri è sempre la stessa persona, lo stesso allenatore. Anche il modo di parlare, di spiegare le cose, mi sembra di essere tornato ai tempi dell’Empoli. Mi stavo allenando con la Nazionale, insieme ad altri due compagni come Caceres e Cavani e poi la nazionale Under 20 che ci ha dato una mano negli allenamenti. Penso di essere in una buona condizione”.