Archiviata la sosta per le nazionali la Lazio si prepara ad affrontare la Juventus di Massimiliano Allegri con la presenza in dubbio del suo centravanti e capitano, Ciro Immobile. Alla vigilia della sfida, in programma domani alle 18 allo Stadio Olimpico di Roma, l’allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri ha presentato il match nella consueta conferenza stampa.
Si parte con un commento su Luis Alberto: “Per noi è importantissimo, da quando sta giocando ai suoi livelli abituali la squadra ha fatto prestazioni diverse. Stiamo cercando di impostare la squadra su lui e Milinkovic-Savic, ci possono dare tantissimo. Il percorso non è stato semplice, ma la strada è giusta per farli incidere”.
Sarri esalta la Juve e non dà particolare risalto al duello con Allegri: “La Juve è la rosa più profonda e forse con più qualità della Serie A, non è un discorso di giocatori offensivi, ma di singoli che sono di alti livello. Dobbiamo avere più possibile la gestione della palla. Gli scontri con gli allenatori sono tutti giornalistici, domani è Lazio-Juve, mi aspetto la partita contro una squadra forte, dobbiamo confermare di essere in crescita”.
L’allenatore della Lazio non si sbilancia sul confronto tra il centrocampo biancoceleste e quello bianconero: “Non lo so, so che abbiamo ottimi giocatori come loro. Tutto da vedere, anche loro stanno aprendo un ciclo nuovo, saranno a metà del percorso, non sono quello che vogliono diventare. Sono contento di quelli che ho, penso che possano ancora migliorare”.
Il tecnico della squadra capitolina non si pone limiti e non fissa obiettivi: “Quarto posto? Dobbiamo risolvere i nostri problemi prima di pensare agli obiettivi materiali. Tre partite fatte bene significano poco. Avere continuità è una cosa diversa: essere tosti per 15 giorni riesce a tutti, farlo per 3 mesi no”.
Tra i temi caldi le condizioni fisiche di Ciro Immobile: “L’edema è risolto ma c’è un piccolo segno che indica che c’è ancora qualche margine di rischio. Domani mattina farà un ulteriore controllo. Se può recuperare? Dipende dalle risposte, dalle decisioni dello staff medico e dal ragazzo”.
Sarri torna sull’anno alla guida della Juventus e sul termine “inallenabile”: “È un termine che è stato scritto, sono i virgolettati che ogni tanto i giornalisti mettono, come i “sembra che”. Non ho mai detto questo. Mi è rimasto un campionato vinto, ho fatto categorie basse, diverse promozioni, quindi vincere in Serie A per me è qualcosa di importante, che ha chiuso il cerchio di 20 anni di sacrifici. Sono arrivato in un preciso momento storico, venivano da 7-8 campionati vinti, era quasi inevitabile che per loro fosse scontato il campionato. Invece era stato difficilissimo, un campionato durato 11 mesi, quella era una squadra che stava arrivando a fine ciclo, è stata ringiovanita negli ultimi 2 mercati, non era così scontato vincere. A me ha dato soddisfazione, al di là di quanto l’abbiano festeggiato”.
Il tecnico toscano è pronto a costruire un progetto lungo alla guida dei biancocelesti: “Io col presidente ci parlo quasi tutti i giorni, ogni volta che viene qua scambiamo opinioni. C’è un rapporto diretto, sa come la penso, lui farà quello che vorrà fare. Le scelte dipendono da lui fino a quando non compro io la società. Sa come la penso, ci sono le basi per costruire qualcosa”.
In caso di forfait di Immobile potrebbe toccare a Pedro ricoprire il ruolo di ‘falso nueve’: “Stiamo provando le soluzioni, ha le caratteristiche per farlo. A volte l’ha fatto al Chelsea, mi pare pure al Barcellona. Ci può far giocare in un modo diverso. Basic dal 1′? Non voglio mai giocare sulle qualità degli avversari, molto difficilmente riusciamo ad avere la loro fisicità anche se ne cambio 4. Mi piace puntare sull’opposto, faremo la nostra partita. In alcune situazioni sarà uno svantaggio, in altre invece un vantaggio”.
Marusic è ancora positivo al Covid-19, mentre Lazzari è recuperato: “Marusic credo che sia ancora positivo, con carica virale bassissima, spero risolvibile in pochi giorni. Al momento la situazione è questa. Lazzari in allenamento lo vedo sempre bene, va a 2 mila km/h, non ti lascia mai brutte sensazioni. Ho visto i carichi di lavoro durante queste settimane, ha fatto allenamenti con carichi normali”.
