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Lazio, Tudor risponde a De Rossi e manda un messaggio agli arbitri per il derby

Il croato non svela le sue carte alla vigilia della sfida alla Roma, ammette l'ìmportanza del match ma non vuol sentir parlare di ultima chance Europa

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Dicono che stia trasformando la Lazio da squadra champagne nella vecchia Roma di Mourinho, nella sua operazione di de-Sarrizzazione, ma Igor Tudor ha chiaro che la strada per vedere la sua nuova creatura a sua immagine e somiglianza è lunga e che passa per diversi step. Sa anche però, il tecnico croato, che il derby non è la partita in cui puoi accampare scuse o puoi chiedere tempo e pazienza. Dopo il debutto super in campionato contro la Juve, battuta all’Olimpico, vincere contro la Roma lo farebbe entrare di diritto nel cuore dei tifosi. E dalla porta principale.

Tudor non vede l’ora che inizi il derby

Vorrebbe essere già al sabato alle 18 il tecnico biancoceleste: “Capisco l’importanza di questa partita, non vedo l’ora che inizi. A me queste partite sono sempre piaciute, alla fine è vero che è una partita come tutte le altre. Entrambi hanno ragione, va interpretata bene perché non puoi scappare dalle emozioni del prepartita. Questa partita ti deve dare qualcosa in più senza perdere la testa, un derby va vissuto in questo modo. C’è il giusto antagonismo, ma poi il rispetto ci deve essere per il calcio. Dare emozioni, questo è sport e questo è il derby.”

Tudor ha studiato la Roma di De Rossi: “Ho visto le partite in questi due giorni, è una squadra che ha qualità nel gioco e De Rossi ha fatto un buon lavoro. Devo ammettere che sarà molto difficile, due squadre con caratteristiche diverse ma simili per certi aspetti. Due squadre che vogliono avere il pallone e questa già è una cosa bella. Spero si possa divertire la gente, ma con una nostra vittoria. De Rossi ha iniziato ora la sua carriera e mi sembra un buon inizio.”

Tudor non rivela come giocherà contro la Roma

La Lazio di Sarri ha vinto il derby non giocando alla Sarri, domani la Lazio giocherà alla Tudor? “Non posso parlare apertamente su questo argomento, è strategia e il modo in cui possiamo affrontare la partita è un tema interno per noi. È una partita particolare, poi ci sono anche da valutare i momenti e dovremo essere furbi e intelligenti. Non dobbiamo anche rinunciare a ciò che siamo, dovremo fare entrambe le cose. Un allenatore comincia a lavorare, prova a proporre quella che è la sua idea di calcio poi però deve vedere come si adatta alla squadra. Non è che lo stile però cambia ogni cinque partite, deve rimanere più o meno uguale. I numeri e i sistemi di gioco c’entrano fino a un certo punto, l’importante è lo stile.”

Tudor ha un messaggio per gli arbitri

Riportano a Tudor le parole di De Rossi ma Tudor non cade nel tranello di far polemiche: “Io sono sempre innamorato dei miei giocatori, i miei sono sempre i più forti. Le parole che usa l’allenatore avversario non mi va di commentarle, non voglio fare polemiche inutili. Ultima chance per l’Europa? Non mi piace usare queste parole, a me piace sdrammatizzare questo mondo che per voi è sempre nero o bianco ma che per me è sempre grigio“.

La Roma si è lamentata degli arbitri per il rigore non dato col Lecce mentre la stessa Aia ha ammesso l’errore sul rigore non dato a Zaccagni contro la Juve: “Si parla di due arbitri ormai, non più uno solo, c’è anche il Var. Speriamo che entrambi facciano un buon lavoro. Sarà il mio primo derby romano, ai tifosi chiedo di darci quello che ci hanno sempre dato come sostegno e supporto”.

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