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Lecce-Parma 2-2, valzer di rossi e impresa finale: Dorgu sembra Bale, Bernabè geometra, Hainaut eroe

Il Parma acciuffa il Lecce con due gol nei minuti di recupero e conquista un punto che sembrava ormai insperato: il racconto del match, i migliori e i peggiori.

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Antonio Salomone

Antonio Salomone

Giornalista

Giornalista pubblicista. Lo affascinano, da sempre, le categorie minori e i talenti in erba. Ha fiuto per la notizia e per gli emergenti. Calcio, basket, motori: ci pensa lui

Nervosismo, qualità e tanti colpi di scena a Via del Mare con il Parma che riesce a conquistare un punto d’oro contro il Lecce con due gol nei minuti di recupero. La gara è vivace e ricca di occasioni con Falcone che si supera più volte su Bonny e Man. Ma il protagonista della serata è Dorgu, che a tratti sembra Bale quando parte palla al piede: il danese segna anche la rete del vantaggio e causa anche l’espulsione di Cancellieri.

Non l’unico rosso del match, infatti i primi a rimanere in dieci sono i padroni di casa per il rosso sventolato a Guilbert (manata volontaria). Il 2-0 di Krstovic sembra chiudere la sfida, ma i ducali non ci stanno. Nel finale la punta salentina si divora il 3-0, la sliding doors della partita. Gli ospiti ne approfittano, rialzano la testa e fanno il miracolo: prima con il gol dell’ex di Almqvist e poi con la prima gioia in Serie A di Hainaut.

Lecce-Parma, il racconto del match

La squadra di Pecchia non cambia identità e mette in campo la solita formazione ricca di palleggio e talento. Il Lecce risponde con forza, fisicità e tanta velocità data anche dal rientro di Dorgu dopo la squalifica. Passano appena dieci minuti e il Parma accende la playstation con un’azione tutta di prima che porta Man al tiro, ma la difesa salentina si salva in angolo. I gialloblù reagiscono e si rendono pericolosi con Rebic, che si smarca bene, ma tira male con il sinistro. La partita non ha soste e i ducali vanno a nozze nello spazio: Mihaila conduce bene e calcia potente, ma centrale e il suo destro è facile preda di Falcone.

Si iscrive al match anche Bonny che riceve un bel assist da Man, aggira Baschirotto e trova lo specchio con un bel tiro. Al 32’però è il Lecce a passare in vantaggio: Ramadani illumina per Dorgu che si inserisce bene, brucia Coulibaly, e fa centro. Dopo la rete subita gli ospiti si spengono un po’ e si svegliano solo sul finire della ripresa, sempre con il 98 rumeno, il più frizzante.

Pronti via con il secondo tempo e i padroni di casa restano in dieci: rosso diretto a Guilbert per una manata a Cancellieri. La superiorità numerica però dura poco: il Lecce riparte in contropiede, Tet Morente serve Dorgu che sfreccia e viene abbattuto da Cancellieri poco prima dell’ingresso dell’area di rigore. L’arbitro Guida non ci pensa più di due volte: espulsione per Dogso (chiara occasione da rete). Krstovic si prende la responsabilità, calcia la punizione e fa partire un bolide imprendibile (grazie anche a una deviazione) per Suzuki e porta i suoi sul 2-0.

Il Parma prova a riaprirla: prima impensierisce Falcone con il solito Man, poi invece è Bonny a sprecare da dentro l’area, calciando fuori. Occasione da gol anche per Mohamed all’esordio: è il più lesto a colpire il pallone in mischia, ma il “numero uno” rivale gli dice di no. Il portiere del Lecce si supera all’84’ con un miracolo ancora su Bonny bravo a calciare di prima dopo uno schema da corner. Nei minuti di recupero i ragazzi di Pecchia si scoprono e lasciano tanta campo, ma Krstovic a tu per tu con Suzuki si fa ipnotizzare. Ribaltamento di fronte e la legge del calcio viene subito applicata con la rete dell’ex Almqvist, che non esulta. Negli ultimi sgoccioli di gara Hainaut fa 2-2 con un bel colpo di testa in tuffo e si prende la copertina del match, regalando a Pecchia un punto che sembrava ormai insperato.

QUI LE AZIONI SALIENTI DEL MATCH

Top e flop del Parma

TOP

  • Man 6.5: Ha sempre il piede sull’acceleratore e non si ferma mai. Punta l’uomo fino a sfinirlo, lo salta spesso e sfiora più volte il gol. La nota dolce del Parma.
  • Bernabè 6.5: Quando la palla passa dai suoi piedi sembra sgonfiarsi. Illumina anche quando cedono le luce di Via del Mare ed è sempre coraggioso nelle giocate.
  • Almqvist-Hainaut 7: Entrano nella seconda parte del match e nel finale realizzano i gol che regalano un punto al Parma.

FLOP

  • Coulibaly 5: Si fa sfuggire Dorgu con troppa disattenzione. Quando l’interruttore della sua partita è sull’on crea anche pericoli, ma per novanta minuti ha prevalso l’off.
  • Cancellieri: “Entro, spacco, esco, ciao”, più o meno è andata così. Prima fa espellere Guilbert, poi è lui a prendersi il rosso fermando una chiara occasione da rete.

Top e flop del Lecce

TOP

  • Dorgu 7.5: Senza esagerare, a tratti sembra di vedere Bale. Quando parte in velocità non lo prendono mai: segna, fa espellere Cancellieri ed è ovunque in campo.
  • Falcone 7: Ormai non è una novità, quando il Lecce deve difendere il risultato si mette il mantello e si trasforma in Superman.
  • Ramadani 7: Prezioso è l’aggettivo perfetto per descrivere la sua partita. Non si prende i riflettori, ma in campo si sente. Fa un assist alla Pirlo. La serata perfetta, fino al cambio.
  • Krstovic 6.5: Da vero bomber spacca la porta con una punizione che recita “attenti al pericolo bolide”. Fa a sportellate e si sposa bene con Rebic. Ma nel finale si divora il gol del 3-0, la sliding doors della partita.

FLOP

  • Guilbert 4.5: Forse la sua manata non è di quelle clamorose, ma poteva evitarla. Mette in difficoltà i compagni di squadra senza motivo.

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