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Lega Calcio e Figc spaccate sulle riforme, Galliani contro la riduzione delle squadre

Dopo l’assemblea di serie A il presidente Casini tuona contro le priorità segnalate dalla Federcalcio. Intanto l’a.d. del Monza protesta: “Uefa e Fifa affollano il calendario e noi dobbiamo cambiare?”  

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Sembra lontanissima l’intesa tra la Figc e i club di serie A sulla riforma del calcio italiano: il presidente della Lega Calcio Casini ha espresso il dissenso dell’assemblea dei club rispetto alle priorità segnalate dalla Federcalcio. Intanto l’a.d. del Monza Galliani si dice contrario ai cambiamenti del format del massimo campionato e a una riduzione delle squadre partecipanti.

Riforma del calcio, Lega Calcio e Figc divise

“Oggi c’erano numerosi punti di discussione durante l’assemblea. Per quanto riguarda i temi federali, l’assemblea dei club ha esaminato il documento Figc e non è rimasta soddisfatta dalle priorità segnalate”. Queste le parole con cui Andrea Casini, presidente della Lega Calcio Serie A ha aperto la conferenza stampa successiva all’assemblea tra i club del massimo campionato. Per Casini le priorità della riforma auspicata dalla Figc dovrebbero essere altre: “Viene posticipato l’intervento sulla governance del sistema federale – precisa Casini – e soprattutto sul riequilibrio di pesi e rappresentanze a favore della Serie A”.

Riforma del calcio, le priorità di Casini e della Lega

Casini approfondisce poi il tema della riforma, spiegando quali dovrebbero essere i primi punti da discutere da parte della Figc. “Resta il fatto che la sostenibilità economico-finanziaria sia una priorità – ha continuato il dirigente della Lega Calcio – , oggi l’assemblea ha deliberato di attivare una commissione composta da tutte le squadre proprio per elaborare un documento relativo ai criteri delle licenze per le iscrizioni al campionato. Benissimo lavorare su questi temi, però ci aspettiamo che si affrontino prima le questioni di equilibrio dei pesi federali e di rappresentanza”.

“Faremo presenti che, rispetto alle fasi indicate dalla Figc, non condividiamo quell’ordine in cui il tema del peso della Lega viene per ultimo – aggiunge Casini – . La Figc mette alla fine il sistema di riequilibrio, la Serie A non si sente rappresentata per quello che dovrebbe essere […]. Il sistema attuale non garantisce alla Serie A il peso che dovrebbe avere”.

Riduzione squadre in Serie A, Galliani contrario

Anche all’interno, però, la Lega Calcio resta spaccata su vari temi, come quelli della riduzione del numero delle squadre partecipanti alla Serie A. Prima della riunione, l’a.d. del Monza Adriano Galliani aveva completamente chiuso a questa ipotesi che invece viene sostenuta dai top club del campionato. “Da 20 anni la Serie A gioca con un formato da 20 squadre – le parole di Galliani -. Il campionato che è rimasto sempre lo stesso, con Fifa e Uefa che hanno cambiato, tanto mettendo sempre più partite. Si cambia formato della A per tre o quattro squadre? O per una o due squadre che giocheranno un Mondiale per club? Noi siamo fermi e dobbiamo cambiare per essere in 8, 10, 12 e per permettere ad alcuni di giocare più partite fatte da altre organizzazioni? Il concetto è semplice. Calendario affollato? Ma chi lo affolla? Non la Federazione italiana”.

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