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L'Inter alza al cielo la Coppa Italia dopo 11 anni: contro la Juve decide Perisic

La formazione di Simone Inzaghi mette in bacheca il secondo trofeo della stagione, dopo la Supercoppa. Per i bianconeri, invece, è il primo anno senza alzare una coppa, dal 2011

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L’Inter torna ad alzare al cielo la Coppa Italia: un trofeo che non vinceva da 11 anni. E lo fa proprio contro la Juventus, squadra con la quale nelle due precedenti finali ha sempre perso. In una gara intensa e piena di ritmo e azioni, ma anche tante proteste per via dei due rigori assegnati in favore dei nerazzurri, la formazione di Simone Inzaghi si aggiudica il secondo trofeo di questa stagione, dopo la Supercoppa vinta proprio contro i bianconeri.

Juventus-Inter, Barella sblocca la gara al 7′

Allo Stadio Olimpico di Roma, dopo 7 minuti di gioco, la sblocca Nicolò Barella che, sugli sviluppi di un corner, ha tempo e spazio di calciare un destro a giro sul secondo palo. Subito dopo la formazione di Massimiliano Allegri alza il baricentro e al 17’ arriva la prima vera occasione per i bianconeri con un tiro piazzato di Paulo Dybala intercettato senza difficoltà da Samir Handanovic. Al 20’ si riaccende definitivamente la Juve, ancora con l’argentino che costruisce un’altra occasione offensiva, sferzando un sinistro da dentro l’area di rigore, ma il tiro è inconcludente. Al 23’ super parata del portiere nerazzurro dopo un tiro di Dusan Vlahovic deviato in calcio d’angolo. Adrien Rabiot dagli sviluppi dell’angolo anticipa i difensori dell’Inter ma il colpo di testa finisce sopra la traversa. Il ritmo della partita cresce ancora al 30’ con un corner di Bernardeschi servito a Matthijs de Ligt, che ci prova di testa, ma Handanovic non la lascia passare. Al 35’ l’Inter si fa sentire con un destro pericoloso di Hakan Calhanoglu, fermato dal muro difensivo bianconero.

Juventus-Inter, la sfida s’infiamma: 3 gol in 45′

Nei primi minuti del secondo tempo la Juve ribalta il risultato con due reti tra il 50’ e il 52’. La prima è di Alvaro Morata, che devia sulla traiettoria un tiro dal limite di Alex Sandro. Complice anche un impreciso Handanovic. Poi raddoppia Dusan Vlahovic, che a campo aperto sfruttando l’assist di Dybala, insistendo dopo una prima respinta di Handanovic. Il ritmo della gara si alza e l’Inter risale in area avversaria creando due occasioni nel giro di un minuto con Calhanoglu e Dzeko. Ma per il resto la formazione di Inzaghi manovra la palla senza però trovare spazi nella trequarti bianconera. Al 77’, però, dopo un fallo in area bianconera ai danni di Lautaro Martinez il direttore di gara fischia un calcio di rigore, che Calhanoglu trasforma in pareggio. Il secondo tempo finisce 2-2 e si va ai supplementari.

Juventus-Inter, i nerazzurri dominano i supplementari

Il primo intenso tempo supplementare si apre con un altro rigore assegnato ai danni di De Vrij e messo a segno da Perisic. Poi nel giro di pochi minuti il croato fa il bis e porta i nerazzurri in vantaggio per 4-2. Tra proteste e invasioni di campo di entrambe le panchine, l’arbitro decide di mostrare il doppio cartellino giallo ad Allegri che lascia il campo accompagnato da Bernardeschi. Il secondo tempo supplementare, invece, si dimostra meno elettrizzante rispetto ai precedenti, probabilmente per la chiusura dei bianconeri in fase difensiva. E, peraltro, l’Inter che cerca di mandare a vuoto ongi tentativo di pressione della Juventus.

Juventus-Inter, come ha arbitrato Valeri

Nessun episodio dubbio nel primo tempo della finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter. L’arbitro Paolo Valeri dirige una gara tranquilla nei primi 45′ e manda le formazioni negli spogliatoi senza assegnare nemmeno un cartellino giallo. Al secondo tempo, invece, succede di tutto. Il primo cartellino giallo arriva al 55′ ed è destinato a Brozovic per un intervento falloso su Dybala. Al 77’ poi fischia senza dubbi un rigore (dubbio) ai danni di Lautaro, riaprendo la partita e scatenando le polemiche della panchina bianconera, tanto che dopo una serie di vicissitudini è costretto ad assegnare un cartellino giallo ad Allegri che, al 104′, si trasforma in rosso. Nei minuti supplementari Valeri richiama un altro fallo ai danni di De Vrij, dopo un breve consulto col Var.

Juventus-Inter, il tabellino

Reti: 7′ Barella, 50′ Morata, 52′ Vlahovic, 80′ Calhanoglu (R), 98′ Perisic (R), 102′ Perisic

JUVENTUS (4-2-3-1): Perin; Danilo (41′ Morata), De Ligt, Chiellini (84′ Arthur), Alex Sandro (91′ Pellegrini); Zakaria (67′ Locatelli), Rabiot; Cuadrado, Dybala (99′ Kean), Bernardeschi (67′ Bonucci); Vlahovic. All. Allegri

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, D’Ambrosio (62′ Dimarco); Darmian (62′ Dumfries), Barella, Brozovic, Calhanoglu (90’+1′ Vidal), Perisic; Dzeko (62′ Correa), Lautaro Martinez (90’+1′ Sanchez). All. Inzaghi

Arbitro: Paolo Valeri

Ammoniti: 55′ Brozovic, 82′ Allegri (104′ espulso), 90+2′ Locatelli, 119′ Vidal

Juventus-Inter, i migliori e i peggiori

Barella 7: il centrocampista tuttofare dell’Inter apre le marcature dopo pochi minuti con un gran tiro a giro da fuori area. E quando c’è da lottare in mezzo al campo non si tira mai indietro. Cuore e grinta al servizio di Simone Inzaghi.

Perisic 8.5: il miglior giocatore della serata, e probabilmente il migliore delle ultime partite dell’Inter. Nel primo tempo supplementare tira perfettamente un rigore all’incrocio, ma il capolavoro che chiude i giochi lo realizza 3 minuti dopo. Imprescindibile.

Handanovic 5.5: il portiere nerazzurro si esalta nel primo tempo su un tiro di Vlahovic. Ma al rientro dell’intervallo, è protagonista in negativo sul primo gol della Juventus. Impreciso.

Dzeko 5: il bosniaco conosce il terreno dell’Olimpico meglio di chiunque altro in campo. Ma questa sera la sua prova è negativa, complice un Chiellini che non gli lascia spazi. Impalpabile.

Vlahovic 6: era l’uomo più atteso, dopo le ultime prove incolore. Nel primo tempo una gran parata di Handanovic gli nega la gioia del gol, che però arriva nella ripresa. Ma col passare dei minuti invece di esaltarsi si va spegnendo. Bene ma non benissimo.

Dybala 6.5: nell’ultima importante partita con la maglia bianconera, l’argentino mette tutta la sua qualità in campo, e il suo passaggio che dà il via all’azione del secondo gol ne è una prova. Esce stremato al 100esimo.

De ligt 5: il difensore olandese stecca la partita più importante dell’anno. È l’autore del fallo su De Vrij nell’occasione del secondo rigore della serata. Si fa vedere più avanti che dietro, non il massimo per uno che di ruolo fa il difensore.

Bernardeschi 4.5: a sorpresa viene schierato titolare da Max Allegri, ma con questa prestazione non ripaga sicuramente la fiducia. Sostituito al 67esimo da Bonucci. Spaesato.

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