La scelta di Lorenzo Insigne di lasciare Napoli, una quasi libertà, ha avuto il suo prezzo: un costo elevato che incomincia a tradursi in sospensione degli allenamenti, ad esempio. E non solo. Il sogno americano di Insigne, capitano del Napoli e volto-simbolo dell’Italia del ct Roberto Mancini, sta assumendo una nuova piega.
Una svolta inaspettata forse anche per lui, per Mimmo Criscito e per Federico Bernardeschi: un triumvirato calcistico che avrebbe dovuto proiettare Toronto al vertice. Invece stiamo qui a raccontare di un ingaggio impressionante, ma poco più a livelli di risultati nella Mls. E di una vicenda che sembra molto delicata.
- La crisi di Lorenzo Insigne: il comunicato
- L'intervista a DAZN: "Ho nostalgia di Napoli"
- Le parole di Insigne sul suo passato
La crisi di Lorenzo Insigne: il comunicato
Secondo questa narrazione, al capitano incompreso nella sua terra, si è riservato un ingaggio significativo (otto milioni di euro), una serie di benefit per sé e per la sua famiglia e, soprattutto, una leggerezza di vita in termini di pressioni che ha giocato un ruolo fondamentale nella decisione. Aspetti importanti, che però non spiegano che cosa stia accadendo e il suo stop, annunciato in un comunicato che allude a una vicenda molto intima che tocca il campione e i suoi affetti più cari. La sua mancanza contro l’Atlanta e il suo fermo sono stati oggetto di un comunicato, proprio in rispetto della riservatezza che richiama:
“Lorenzo Insigne sta affrontando un problema familiare personale e non si allenerà. Domenico Criscito è rimasto a sostenere Lorenzo e la sua famiglia. Per rispetto della sua famiglia. Per rispetto della sua famiglia Insigne, non rilasceremo più commenti su questo argomento”, si legge senza ulteriori dettagli.
Nulla di più è trapelato, se non quanto dichiarato – in tema strettamente professionale – dallo stesso Insigne a DAZN nello speciale “Toronto Little Italy”:
“Ho nostalgia di Napoli, mi manca. Così come indossare la mia vecchia maglia. Ma non ho rimpianti della scelta fatta qualche mese fa. A Toronto sto molto bene e la lascerei solo per tornare a casa”, le malinconiche parole di Lorenzo.
Di fatto quest’intervista è l’unico documento che vede la diretta esternazione di Insigne, intervista che, però, nulla ha spiegato di questi problemi personali a cui si fa cenno nel comunicato.
L’intervista a DAZN: “Ho nostalgia di Napoli”
A destare degli interrogativi ci sarebbero anche le dediche dei compagni: il forte supporto dei calciatori della squadra canadese, su tutti il portiere Westberg, il quale dopo una parata ha indicato con le mani il numero 24 e riservato a Insigne una dedica particolare.
La riservatezza sulle ragioni sono state ribadite dal club, che ha diffuso una nota per contenere le eventuali speculazioni. I fatti sarebbero che Insigne sta tentando l’inserimento in una vita che non gli è stata cucita addosso in un ambiente diverso da quello di Frattamaggiore e della sua Napoli: dalla società alla scuola per i suoi figli, Carmine e Christian.
La moglie, Genny Darone, è partita per il Canada in attesa del terzo figlio, così come mostrato su diverse storie Instagram. Ma sul social non pubblica dal 4 giugno ed è molto più riservata. Stando a quanto riferisce il Corriere, è stata raggiunta a Toronto dai suoi genitori.
Le parole di Insigne sul suo passato
Nell’intervista a DAZN, Insigne non ha fatto cenno a questioni personali ma solo a quanto gli è caro a livello professionale.
“Spero che il Napoli vinca lo Scudetto, i tifosi lo meritano. A loro sono legatissimo, l’ultima partita al ‘Maradona’, contro il Genoa, mi hanno dimostrati un affetto che mi ha riempito il cuore. Spero di renderli sempre orgogliosi. Ecco, forse gli unici due rimpianti sono i titoli mancati per poco con Sarri e Spalletti…”.
L’ex capitano ha dedicato un pensiero speciale al nuovo capitano, Giovanni Di Lorenzo che ha preso quella fascia che sentiva cucita addosso:
“Gli ho scritto, facendogli l’in bocca al lupo. Sapevo che sarebbe stato lui ad indossare la fascia con la cessione di Koulibaly. E’ un ragazzo dalla grandissima cultura del lavoro, combattivo e di grande personalità. Si merita questo onore”.