Roberto Mancini torna a parlare in conferenza stampa. Il commissario tecnico della Nazionale ha risposto alle domande degli addetti ai lavori, presentando lo stage di Coverciano che andrà in scena fino alla giornata di venerdì in vista degli spareggi per l’accesso ai Mondiali in programma in Qatar.
“Sono due allenamenti, oggi e domani e poi la partitina venerdì mattina. Proveremo un po’ di situazioni tattiche differenti. Sono due giorni, non tanti. Proveremo cose un po’ differenti, forse è giusto anche valutare chi non veniva chiamato da tempo tipo Balotelli o altri. Questo stage può essere una buona cosa”.
Tra i temi più caldi c’è senza dubbio il ritorno in ‘Azzurro’ di Mario Balotelli dopo quasi tre anni e mezzo:
“È uno stage giusto visti gli ultimi mesi, dobbiamo valutare tante situazioni e quella di Mario rientra tra queste. La porta della Nazionale è sempre aperta a tutti. Se ci sono giocatori che possono aiutarci siamo ben felici di questo. Carta della disperazione? Se la disperazione è quella prima dell’Europeo, va bene… Forse quando siamo disperati diamo il meglio, quindi va bene, ma non credo sia questa una situazione di disperazione”.
“A livello tecnico lui è sempre stato bravo, bisogna vedere come sta fisicamente. Noi lo abbiamo perso un po’ di vista e vederlo dal vivo un paio di giorni può essere molto più utile. Poi un giocatore deve anche integrarsi in un gruppo già costruito, questo è un altro aspetto importante. Per vedere come sta un giocatore tre allenamenti ci possono servire”.
“Balotelli non mi ha promesso assolutamente nulla. È stato chiamato, così come gli altri. Siamo curiosi di rivederlo dopo un po’ di tempo: va valutato in allenamento e va visto dal vivo per capire. Non mi deve promettere nulla, come io non devo promettere nulla a lui. Credo sia felice di essere qui e lo valuterò, tutto qui. È l’unico modo per porter vedere lui e gli altri”.
Mancini parla della possibilità di un cambio di modulo e variazioni tattiche:
“Possiamo valutare tante cose, ma anche senza Balotelli… Si può valutare di giocare con due punte vicine e due ali, ci sono cose che proveremo in questi tre giorni. Dovessimo cambiare qualcosa, non si stravolgerebbero comunque le nostre situazioni tattiche. Ci sono situazioni che possiamo cambiare, senza problemi”.
“Io non credo il modulo sia molto importante, vanno fatte valutazioni diverse su una squadra. Sono ragazzi che hanno giocato diversi moduli e sono importanti altri aspetti quando si giocano gare così importanti”.
“Ci sono giocatori che giocano con moduli diversi nei propri club, conoscono i sistemi di gioco e non avrebbero problemi a cambiare. Dobbiamo trovare la soluzione migliore perché la prima gara, quella più importante, sarà con pochi spazi. Non credo che i ragazzi da questo punto di vista i ragazzi avranno problemi”.
Il commissario tecnico lancia la candidatura di Gianluca Scamacca come centravanti titolare già negli spareggi per la Coppa del Mondo in programma a marzo:
“Noi abbiamo sempre creduto in lui. Ha qualità tecniche e fisiche, dipende da lui. Ora sta anche facendo goal con continuità e questo è importante per un ragazzo giovane. Tutto può essere, ci può stare che possa giocare. Dipenderà anche dalla condizione dei giocatori a marzo”.
Spazio anche a un commento su Zaniolo:
“Per me è una grande mezzala d’attacco, continuo a pensare questo. Poi ha il fisico e la conclusione per giocare in attacco: vanno valutate tante cose, come mezzala d’attacco ci dà la possibilità di essere più forti nella fase offensiva”.
Si chiude con le parole di Mancini su due dei nuovi convocati, Luiz Felipe e Joao Pedro.
“Luiz Felipe mi piace sia qui, riteniamo sia un grande difensore e può avere un grande futuro nella Nazionale Italiana. Joao Pedro lo conosco per averlo visto giocare, è in Italia da tanti anni. Ha delle qualità tecniche importanti, è un giocatore bravo e se è qui ci può stare”.