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Manuel Bortuzzo stalkizzato e minacciato di morte da Lulù Selassiè, la Procura chiede la condanna. Sentenza il 3 aprile

Dopo il rinvio a giudizio da parte dei magistrati, attesa per la sentenza che verrà pronunciata a Roma il 3 aprile prossimo contro l'influencer che rischia una condanna a 1 anno e 4 mesi

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Quella relazione filtrata dalle telecamere si è mutata in una ossessione dai tratti persecutori, fino all’estremo ovvero alla pronuncia di una minaccia di morte che ha destabilizzato Manuel Bortuzzo, campione paralimpico, e ne ha condizionato abitudini e stile di vita. Per queste ragioni, la Procura di Roma ha chiesto una condanna a un anno e 4 mesi per Lucrezia Hailé Selassiè, influencer che rivendica le proprie origini e si definisce principessa etiope, accusata di stalking ai danni proprio del bronzo di Parigi 2024.

La decisione della Procura per Selassiè

Questo è quanto maturato dalle indagini che hanno spinto la Procura, nell’ambito del processo con rito abbreviato, chiesto dagli avvocati della ragazza – già destinataria di un divieto di avvicinamento alla vittima con braccialetto elettronico -, a chiedere la sua condanna a un anno e quattro mesi per atti persecutori nei riguardi di Bortuzzo. Questo quanto deciso alcuni giorni fa, quando si è celebrata l’udienza che anticipa la sentenza, attesa per il 3 aprile prossimo.

Secondo quanto scritto dai pm capitolini nel capo di imputazione e riportato da ADNkronos, la ragazza ha procurato al suo ex “uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita, al punto di bloccarla e di non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione”.

Il comunicato di Lulù Selassié dopo la denuncia di Bortuzzo

La vigilia non è stata pacifica, come si può immaginare. Il 9 dicembre scorso, all’indomani della diffusione della notizia, i legali dell’influencer avevano affidato all’agenzia ANSA un comunicato, un testo redatto dagli avvocati di Lulù, molto dettagliato. “La diffusione illecita di informazioni ha provocato una sequela di commenti ingiuriosi e diffamatori che sta travolgendo non solo la nostra assistita, ma anche i suoi più stretti familiari”, scrivono nella nota gli avvocati Niccolò Vecchioni e Edoardo Albertario, legali di Lucrezia Selassiè “imputata del reato di atti persecutori in danno dell’ex fidanzato” ovvero Manuel Bortuzzo, campione di nuoto paralimpico ed ex compagno della giovane influencer.

Un comunicato estremamente puntuale, di certo meditato a seguito di quel che è emerso fino a questo momento dalla ricostruzioni pubblicate da quotidiani e siti e confermato anche nel comunicato, quando si legge che “numerose testate giornalistiche hanno riportato notizie in merito al procedimento penale che vede la nostra assistita imputata del reato di atti persecutori”.

Secondo la difesa, molti di questi articoli “citano ampi stralci dell’ordinanza cautelare emessa nei confronti della sig.ra Selassiè e di verbali di dichiarazioni acquisite nel corso delle indagini preliminari, ovvero informazioni la cui divulgazione è vietata dalle norme sul diritto di accesso agli atti processuali”.

L’aggressività dei social

Si è anche avuto notizia, scrivono ancora i difensori, “di una testimone dell’Accusa che ha commentato sui social network il contenuto delle dichiarazioni dalla stessa resa agli inquirenti”.

Una informazione resa pubblica che ha provocato, nella sua diffusione, una serie di conseguenze, in primis a detta dei rappresentanti di Lulù “una sequela di commenti ingiuriosi e diffamatori che sta travolgendo non solo la nostra assistita, ma anche i suoi più stretti familiari”. Ovvero la temuta ondata di commenti, post, allusioni dal tono eloquente.

“A fronte di questi gravi episodi – concludono i legali – ed allo scopo di scongiurare l’aggravamento e la protrazione delle conseguenze lesive degli stessi, la sig.ra Lucrezia Selassiè procederà giudizialmente affinché vengano individuati e perseguiti i responsabili della rivelazione di notizie coperte da segreto e delle condotte diffamatorie di cui è stata vittima”.

Fonte: IPA

Le sorelle Selassié a un evento

L’udienza del 14 marzo

A rompere il silenzio, oltre ad alcuni posti e stories su Instagram di Manuel Bortuzzo, è stato suo padre Franco che lo affianca da sempre con alcune dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera. E spiega, e filtra.

“In questa storia non c’è nulla di normale, adesso Manuel è lontano, alle Seychelles. Credo che se lo meriti”, ha detto al Corriere. Una dichiarazione che allude a una condizione di tale pressione da averlo indotto a riflettere sulla possibilità di lasciare il nuoto, lo sport che lo aveva portato a Roma giovanissimo e che lo ha supportato nel ritorno al quotidiano, a ragionare per obiettivi, programmi, allenamenti e a vivere giorno per giorno dopo il tragico scambio di persona, nel 2019, che lo visto vittima di una sparatoria e costretto a una condizione nuova.

Suo padre Franco, professionista apprezzato e stimato, tenta di illustrare quanto accaduto dalla giusta distanza in una fase delicata: “È stata una situazione assurda, ci marciano sopra, anche nella malattia. Per questo è bene parlare il meno possibile. C’è poco da aggiungere, quando nelle persone non c’è normalità”.

Fonte: ANSA

Manuel Bortuzzo

L’incontro con Lulù al Grande Fratello Vip

Gli spararono alle spalle, rischiò di morire per uno scambio di persona, riuscì a sopravvivere ma con delle conseguenze importanti che lo costringono sulla sedia a rotelle. Per quegli strani incroci che si sono moltiplicati una volta superata la fase più critica e ricostruito il suo presente, per la cifra umana e sportiva di Manuel Bortuzzo, è arrivata la proposta di partecipare come concorrente al Grande Fratello Vip reality nel corso del quale conobbe Lulù.

È il 2021 quando i due giovani si incontrano – entrambi concorrenti – durante il reality e si avvicinano. Intraprendono una tormentata relazione, in parte osteggiata anche dalla famiglia di Manuel che manifesta le proprie perplessità su alcuni atteggiamenti della Selassié. Una storia che prosegue, tra alti e bassi, fino ad aprile del 2022 quando Bortuzzo lascia la 26enne decisione che condivide anche sui social.

Nulla che lasciasse davvero presagire quanto verrà poi descritto da Bortuzzo e che ha indotto la Procura a valutare la posizione di Selassiè – già portatrice di braccialetto elettronico e accusata anche da alcuni testimoni di atti intimidatori – e a chiedere il rinvio a giudizio. Per sapere se Lulù verrà condannata e a quali condizioni, dovremo attendere il 3 aprile.

Manuel Bortuzzo stalkizzato e minacciato di morte da Lulù Selassiè, la Procura chiede la condanna. Sentenza il 3 aprile Fonte: ANSA

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