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Marc Lopez racconta la "sua" Jasmine Paolini: "Allegra e solare. Se necessario, gli direi di chiudere col doppio"

Lopez parla della sua nuova partnership con Jasmine Paolini. "Mi ha affascinato il suo essere solare. A Madrid non stava bene, a Roma sarà diverso"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Madrid s’è rivelata più indigesta del previsto, con la bruciante eliminazione al secondo turno contro la greca Sakkari (e soli 3 game vinti in tutto l’incontro) e quella arrivata a stretto giro di posta nel torneo di doppio con Sara Errani. Ma il futuro per Jasmine Paolini resta comunque un libro tutto da scrivere, con tante pagine (si spera) ricche di soddisfazioni. E la scelta di prendere Marc Lopez come allenatore dopo la fine del rapporto con Renzo Furlan è alla base dei nuovi obiettivi che la giocatrice toscana ha messo nel mirino nel futuro prossimo.

Per Lopez, dopo Nadal, una nuova sfida nel tennis femminile

Lopez ha parlato per la prima volta del nuovo sodalizio, spiegando di voler puntare a far crescere ulteriormente una giocatrice che ha già dimostrato di poter stare al passo con le migliore del circuito. “Ci conosciamo da poco tempo, però è stato stimolante per me cominciare a lavorare nel mondo del tennis femminile, ed è la ragione per la quale ho accettato l’incarico.

Dopo il ritiro di Nadal non sapevo bene che direzione prendere, poi è arrivata questa proposta e ho deciso di coglierla al volo. A Stoccarda abbiamo lavorato per la prima volta assieme e credo che tutto sommato sia stato un buon inizio, ora cercheremo di concentrarci meglio per provare a fare strada tanto a Roma, quanto a Parigi. Dopotutto Italia e Spagna sono due realtà molto simili tra loro, pertanto viene facile poter trovare un punto d’incontro”.

Allegra, solare e sorridente: la ricetta di Lopez

A Madrid qualche campanello d’allarme è suonato, tralasciando le battute sul blackout che ha segnato parte del torneo. Paolini però, anche a detta di Lopez, è una tennista sulla quale è giusto provare a investire tempo e fatica.

“Parliamo di una giocatrice che ha fatto la finale a Wimbledon e al Roland Garros, oltre ad aver vinto una medaglia alle olimpiadi ed essere salita tra le prime 4 del mondo. Ma non è stato questo il motivo che mi ha spinto ad accettare di lavorare con lei: la sensazione che avevo ancor prima di conoscerla era quella di trovarmi di fronte a una ragazza allegra, solare e sorridente, ma anche molto determinata. Io sono un tipo al quale piace sorridere sempre: empatia e simpatia sono due fattore importanti e li ho ritrovati entrambi in Jasmine”.

Per prima cosa il neo tecnico ha dovuto capire come poter impostare il lavoro. “Perché 10 anni con Furlan sono tanti, e quindi se c’è qualcosa da cambiare va fatto, ma con gradualità. Vedo che lei si applica tanto ed è predisposta all’ascolto. Non faremo rivoluzioni: sarà la Paolini di sempre, magari un po’ diversa nel modo di giocare, ma con migliorie che possano aiutarla a crescere e progredire nel corso degli anni”.

La questione doppio, i malanni di Madrid

Tra le possibili novità che attendono la giocatrice di Castelnuovo Garfagnana, ce n’è una legata alla sua assiduità nel giocare nei tornei di doppio. “Se dovesse diventare un problema, allora glielo farei notare e gli direi di concentrarsi solo sul singolare”, spiega Lopez. “Il mio lavoro mi impone di dirle le cose come le vedo, poi conterà anche la sua opinione. A me ha detto che le piace giocare in doppio, che la diverte e che è una cosa che ama, e quindi va bene così. Poi con Sara Errani ha una grande connessione, sono migliori amiche e questo rende le cose più semplici. Al momento è in top 10 sia in singolare che in doppio e questa cosa può giovare alla sua carriera. Poi più avanti si vedrà”.

Dopo la settimana no di Madrid, il focus ora si sposta su Roma. “Una settimana strana, dove ha avuto anche problemi di stomaco che l’hanno debilitata nel giorno del debutto. Poi è arrivata la febbre e la situazione è peggiorata, tanto che domenica è andata in campo senza energie. È un peccato perché questo torneo rappresentava un test importante, ma adesso bisogna ritrovare le energie e pensare solo a far bene”.

Lopez si dice sicuro che al Foro Italico le cose potranno andare meglio.Jasmine è preparata, se sta bene può fare tanta strada. Io cercherò di metterle a disposizione tutta la mia esperienza maturata in tanti anni di lavoro, ma nel circuito maschile. Quello femminile è un tennis diverso: il servizio conta meno, si fanno molti break, si vedono tanti ribaltoni. Ma si può sempre migliorare, questo è normale”.

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