Intervenuto dal quartier generale dell’Inter per aprire la conferenza stampa di presentazione la stagione 2023-2024, l’amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, ha toccato numerosi temi: dalla missione per una squadra che parli sempre più italiano e si ponga a faro per l’intero movimento, passando per la questione legata ai diritti tv e alla prepotente irruzione del calcio arabo sul mercato europeo, con i pro e i contro del caso.
- La rinascita del calcio italiano
- Marotta loda il lavoro di Inzaghi
- Il gap del calcio italiano e la speranza sui diritti tv
- Marotta e i capitali arabi
- La strategia di mercato dell'Inter
- Un'Inter sempre più giovane e italiana
- Finale di Champions stimolo per fare bene
La rinascita del calcio italiano
L’articolato monologo di Marotta parte con l’orgoglio di aver vissuto un 2022 con il calcio di casa nostra protagonista, con ben tre italiane in finale di una competizione europea e cinque in semifinale:
È passato circa un mese dal termine della stagione scorsa, che ha rimesso il calcio italiano al centro del movimento a livello europeo, riportandoci per così dire agli albori degli anni 90′ e inizio dei 2000. Per noi, l’apice della scorsa stagione è stata la finale di Champions League, ma sono arrivati anche due trofei.
Marotta loda il lavoro di Inzaghi
Marotta applaude Inzaghi e spiega le difficoltà in campionato nella scorsa stagione:
I successi dell’anno scorso sono merito del nostro mister, che ha dovuto anche fare i conti con critiche aspre, ma è riuscito a riportarci dove mancavano da tanti anni. In campionato, penso che siamo stati condizionati dalla sosta forzata del Mondiale in Qatar e abbiamo avuto momenti di difficoltà. Siamo stati bravi a riprenderci e abbiamo conquistato meritatamente la partecipazione alla nuova edizione della Champions.
Il gap del calcio italiano e la speranza sui diritti tv
In merito al gap con gli altri movimenti, Marotta punzecchia le istituzioni:
Il gap con gli altri movimenti resta, specie per quanto riguarda quella che è la più grande fonte di risorse a disposizione dei club: i diritti televisivi. È in atto una trattativa tra la commissione della Lega Calcio e i broadcaster di riferimento e speriamo che si possa arrivare a una soluzione, che ancora non c’è e spero possa essere un segno di grande ottimismo. Poi, sappiamo tutti che l’Italia è fanalino di coda nelle strutture. Le difficoltà burocratiche rallentano il percorso verso la costruzione di nuovi stadi e noi ne siamo un esempio… Lo stesso vale per le strutture per valorizzare i nostri giovani. Ci auguriamo che il sistema federale e il ministro Abodi possano accompagnarci in un processo di riforma che poterebbero benefici per il calcio italiano.
Marotta e i capitali arabi
L’ad nerazzurro sposta, poi, l’attenzione sul calciomercato, rivelando le due facce della medaglia dell’arrivo dei capitali arabi:
L’Arabia Saudita ha iniziato a investire e attirare calciatori, ma se da un lato si rischia di impoverire il nostro tasso tecnico, dall’altro questo ci permette di avere maggiore liquidità da investire e migliorare le squadre.
La strategia di mercato dell’Inter
Sui possibili nuovi arrivi dal mercato, Marotta rivela:
Ausilio e Baccin stanno lavorando al meglio, in sintonia con il mister e nel rispetto delle linee guida della proprietà. Questi ultimi anni hanno dimostrato che, anche senza fare grandi investimenti, siamo riusciti a mettere in piedi squadre competitive, che i mister sono stati bravi a far rendere al meglio. Detto questo, mancano ancora 40 giorni all’inizio del nuovo campionato e la chiusura del calciomercato. Leggeremo ancora tanti nomi, ma noi cercheremo di fare le cose per bene.
Un’Inter sempre più giovane e italiana
L’Ad spiega, poi, la nuova rotta del mercato nerazzurro:
I nuovi innesti? I tre acquisti fatti finora vanno verso un percorso di ringiovanimento della squadra, ma puntiamo anche a dare un contributo alla nazionale, che è motivo d’orgoglio per noi. Abbiamo preso un talento come Frattesi, che darà un ulteriore contributo per questo obiettivo, nella speranza che il movimento calcistico italiano possa riacquistare la posizione che la sua storia è li a dimostrare.
Finale di Champions stimolo per fare bene
Sulla nuova stagione, Marotta conclude:
Essere vice-campioni d’Europa è motivo d’orgoglio e questo, per l’anno che inizia, deve essere uno stimolo a fare bene. La presenza di tutta la dirigenza qui oggi dimostra che accanto alla squadra che va in campo ce n’è una che lavora in modo compatto e unitario per perseguire gli obiettivi che ci siamo posti. Anche i tifosi, che ci hanno sempre accompagnato e voglio ringraziare, sono parte di questa squadra. Ma il ringraziamento più grande va fatto alla proprietà Zhang che, anche durante i momenti più difficili, come durante il Covid, non ci ha mai fatto mancare le risorse e la disponibilità per permetterci di lavorare al meglio. Ringrazio anche la parte corporate, rappresentata da Alessandro Antonello, che è un indispensabile supporto per noi.