Dallo scorso 4 giugno è il nuovo presidente dell’Inter: a poco più di due mesi dall’incarico, emergono una serie di dettagli e curiosità sul ruolo che l’esperto dirigente è stato chiamato a ricoprire con la fine dell’era Zhang e l’inizio della gestione Oaktree. Marotta al vertice dell’Inter: una figura di riferimento che ha in mano, ovviamente, grandi responsabilità e un preciso mandato operativo da parte della proprietà.
- Marotta presidente dell'Inter: quanto guadagna all'anno
- Consiglio d'Amministrazione Inter 4 giugno: cosa è stato deciso
- Quanto Marotta può spendere per il mercato dell'Inter
Marotta presidente dell’Inter: quanto guadagna all’anno
Con il subentro del fondo californiano Oaktree come nuovo proprietario della società nerazzurra, è iniziata una nuova era tra le cui pieghe, consultando i documenti dai quali si evince come è inquadrata all’interno del club la presidenza Marotta, si è calato il portale Calcio e Finanza. La nomina a presidente dell’amministratore delegato di Marotta “non comporta di per sé l’attribuzione di alcuna delega gestoria” e su proposta del Consigliere Katherine Margaret Ralph non è previsto “alcun emolumento per tale carica”. Per Marotta è stato confermato il compenso da amministratore delegato, sancito dopo l’ultimo rinnovo di contratto fino al 2027: stando a indiscrezioni, pari a 1,5-1,8 milioni di euro netti annui. Una scelta in linea con i mandati per Erick Thohir e Steven Zhang: entrambi non avevano ricevuto stipendi per il ruolo di presidente.
Consiglio d’Amministrazione Inter 4 giugno: cosa è stato deciso
Nel CdA dello scorso 4 giugno sono stati conferiti i poteri ai manager di Oaktree ma anche allo stesso Marotta, amministratore delegato dell’area sport, e ad Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’area corporate. Alejandro Cano e Katherine Ralph sono stati dotati di “tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, da esercitarsi a firma congiunta”.
Quanto Marotta può spendere per il mercato dell’Inter
Per quanto riguarda il mercato, Marotta ha visto confermato il potere di firma libera per “conferire e revocare incarichi e mandati a professionisti, consulenti ed agenti, purché non comportino a carica della Società il pagamento di corrispettivi lordi superiori a Euro 5.000.000‚00 su base annua per ogni singolo incarico o mandato”. In firma congiunta con Antonello, stando a quanto riferisce Calcio e Finanza, Marotta può inoltre stipulare qualsiasi contratto di trasferimento in entrata o in uscita legato ai calciatori professionisti fino a un massimo di 20 milioni di euro. Per ciò che concerne i contratti con calciatori o allenatori il tetto è invece fissato a 10 milioni lordi. Il potere di firma congiunta con il direttore sportivo Piero Ausilio riguarda un massimo di 10 milioni per i trasferimenti di calciatori e di 5 milioni lordi per i contratti con calciatori e allenatori. Coordinate precise e una certezza: Beppe Marotta resta sempre il Deus ex machina dei campioni d’Italia.