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Mauro commosso ricorda ultimo incontro con Vialli: mi disse "non ci vedremo più"

L'ex Juve racconta l'ultimo incontro con Vialli avvenuto in ospedale a Londra e svela: "Quella volta che dissi no a Gianluca, non me lo perdonerò mai"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

A quasi un anno di distanza dalla morte di Gianluca Vialli, il suo grande amico Massimo Mauro racconta commosso il loro ultimo incontro, avvenuto a Londra, nell’ospedale in cui l’ex attaccante di Juventus e Sampdoria era ricoverato.

Mauro ricorda ultimo incontro con Vialli e le SUE parole

In un’intervista rilasciata a La Stampa, Mauro, che con Vialli creò una Fondazione impegnata a raccogliere fondi per la ricerca sulla Sla, ricorda l’ultimo incontro con l’amico. “Mi chiamò la moglie Cathryn, invitandomi ad andare a Londra. Luca soffriva moltissimo, aveva dieci minuti di lucidità, poi doveva ricorrere alla morfina. Gli dissi che sarei tornato dopo Natale, ma lui rispose: ‘No, Massimo, io e te non ci vedremo più‘. Così gli diedi un bacio e chiamai subito Mancini”. Vialli, a causa del cancro, si spense il 6 gennaio 2023.

Il funerale e la forza di Vialli nel racconto di Massimo Mauro

L’ex centrocampista di Juve e Napoli, oggi opinionista Mediaset, continua: “L’ho rivista nella bara. La portammo io, Mancini, i fratelli di Luca e Nando, il suo amico storico di Cremona. Scelse lui di far suonare la Canzone del sole di Battisti e un pezzo di Morricone”.

Mauro ricorda la forza che ha sempre caratterizzato Vialli. “In quei mesi è stato un eroe. L’ho visto nudo, pelle e ossa, eppure ha avuto dignità fino in fondo. La sua grandezza è stata quella di non farsi mai compatire e di non far mai sentire in imbarazzo chi gli parlava. Come Mihajlovic. Forse perché sono stati calciatori, ma entrambi hanno avuto una gestione straordinaria di fronte alle difficoltà fisiche”.

La Calabria e quel no all’amico Vialli: il rimpianto di Mauro

Mauro racconta che Vialli “aveva deciso di far conoscere l’Italia alle sue figlie e non era mai stato da me in Calabria”. Ci fu poi l’occasione per incontrarsi nella terra di Mauro, ma qualcosa non andò nel verso giusto. Quando “mi diede disponibilità a venire, avevo degli altri ospiti a casa e fui costretto a dirgli di no”. Un no che pesa come un macigno alla luce di quanto successo. “Non me lo perdonerò mai” conclude Mauro.

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