Max Kruse si conferma ancora una volta un personaggio unico e inimitabile nel panorama calcistico mondiale. Il 33enne tedesco dell’Union Berlino è stato convocato da Stefan Kuntz per le Olimpiadi di Tokyo 2020 come fuori quota e ha già fatto parlare di sé in tutto il mondo. Non solo per le prestazioni in campo.
Dopo la vittoria della sua squadra per 3-2 contro l’Arabia Saudita nella seconda partita della fase a gironi, decisa da un goal di Uduokhai propiziato da un suo assist su azione da corner, il fantasista – maglia numero 10 della selezione tedesca – ha dato spettacolo davanti alle telecamere. Proponendosi in matrimonio alla sua compagna. A 9mila km di distanza.
In diretta su Das Erste, il primo canale tedesco, all’interno dello ‘Sportschau’ post partita, durante l’intervista Kruse ha annunciato di avere un messaggio da dare alla sua ragazza. Poi ha staccato il microfono, poi si è tolto la fascia di capitano e la maglia, mostrando una sottomaglia recante una scritta in curdo, la lingua della sua fidanzata. E poi si è inginocchiato. “Ti amo, vuoi sposarmi?”
È stato lo stesso Kruse – che nella stagione 2019/20 ha giocato al Fenerbahce in Turchia – a tradurre ovviamente il testo in diretta e in seguito ad informare i giornalisti di ‘Sportschau’ dell’esito positivo della risposta della sua ragazza.
Per sua stessa ammissione avrebbe voluto festeggiare l’occasione con un goal, ma si è dovuto accontentare di un post partita. In ogni caso, la cosa più importante è stata la risposta: il giornalista di Sportschau è stato informato dallo stesso Kruse della risposta positiva alla proposta.
Kruse, attaccante da oltre 80 goal e 70 assist in Bundesliga in carriera, non è certamente nuovo a episodi particolari. Oltre ad essere un pokerista con un ottimo score in termini di risultati, è anche streamer su Twitch, ha una casa di corsa di moto elettriche.
Un personaggio a 360°, che non vestiva la maglia della Germania dal 2015, cacciato da Joachim Löw e Oliver Bierhoff dopo aver portato delle ragazze in ritiro e dopo essere stato pizzicato in condizioni poco lucide in un pub di Berlino.