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Olimpiadi e F1 amore impossibile: perchè non ci sono motori ai Giochi, Leclerc e Verstappen pensiero, pazza idea Los Angeles 2028

Come mai non ci sono gli sport motoristici come Formula 1 e MotoGP alle Olimpiadi? Cosa ne pensano Leclerc, Sainz e Verstappen. Quella volta che una Ferrari partecipò alla cerimonia di Torino 2006

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Nel giorno in cui iniziano ufficialmente le Olimpiadi di Parigi 2024 il solito cruccio pervade ogni appassionato di motorsport. Vedremo mai la Formula 1 o la MotoGP in una edizione dei Giochi Olimpici? Difficile, verrebbe da dire non impossibile, eppure tante e troppo sono le variabili del mondo motoristico che cozzano contro i principi cardine dei Giochi. Negli ultimi anni c’è stata una sorta di apertura, uno studio di fattibilità. Qualche pilota, dai due Ferrari Sainz e Leclerc passando per Verstappen, si sono espressi. Qualcuno pensa ad una formula che possa andare bene, chissà, magari già a livello dimostrativo a Los Angeles 2028.

F1 e MotoGP alle Olimpiadi: perchè non ci sono sport motori

Il mitico Antonio Lubrano direbbe che la domanda sorge spontanea: “Perchè non ci sono sport motoristici alle Olimpiadi?”. In effetti negli ultimi decenni le Olimpiadi hanno aperto definitivamente agli sport professionistici ai più alti livelli. Non solo nuovo e atletica, praticamente da sempre fedeli, epocale la svolta del basket ma anche il calcio pur tra mille difficoltà di calendario propone Nazionali ibride ma professionistiche.

Niente Olimpiadi per Formula 1 e MotoGP: il motivo. La causa principale dell’assenza di sport motoristici in oltre 100 anni di Giochi Olimpici risale in un fondamento degli stessi elencato in quella che viene chiamata “Carta Olimpica”, il testo che continene i requisiti per partecipare alle Olimpiadi.

F1 alle Olimpiadi, Leclerc ci spera, Verstappen realista

Recentemente anche i piloti si sono espressi sulla possibilità di vedere ad esempio la Formula 1 correre durante i Giochi Olimpici. Sarebbe contento Charles Leclerc che proprio per le Olimpiadi di Parigi 2024 è stato tedoforo nella sua Monaco qualche settimana fa. Leclerc è stato il secondo pilota della storia della F1 ad avere l’onore di portare la fiamma. Prima di lui solo Lewis Hamilton, peraltro prossimo compagno in Ferrari, a Londra 2012.

Intervistato da La Stampa qualche tempo fa, Charles Leclerc ha parlato di quanto gli piacerebbe gareggiare alle Olimpiadi: “Sarebbe fantastico se ci fosse il motorsport, questo sì, ma non vorrei essere nessun altro perché per me è un grandissimo orgoglio rappresentare un Paese così piccolo come il mio. Alla fine, di veri monegaschi, siamo in 10 mila”.

Fonte: Getty/Instagram

Anche Sainz sarebbe onorato di gareggiare sotto i colori della Spagna in una edizione dei Giochi Olimpici: “I giochi olimpici possono offrire un’opportunità unica a tutti i piloti per rappresentare il loro paese”. Più realista il campione del mondo in carica Max Verstappen: “Non credo che sia una cosa che possa funzionare, ci sono troppo fattori implicati, abbiamo già il nostro Campionato Mondiale anche se mi piace guardare le Olimpiadi in tv”.

F1 alle Olimpiadi e la pazza idea Los Angeles 2028

Se n’era parlato un anno fa. Un discorso ciclico proprio perchè la F1, molto di più della MotoGP, è uno sport in continua evoluzione e di grande appeal specie negli ultimi anni, e che fa girare un sacco di soldi. Portare la Formula 1 alle prossime Olimpiadi di Los Angeles 2028. Si sa per ogni edizione dei Giochi Olimpici la lista degli sport viene aggiornata, alcune discipline escono, altre vengono aggiunge, una sorta di paniere in continuo aggiornamento.

L’idea di portare la F1 ai Giochi americani del prossimo quadriennio ha stuzzicato le menti del Comitato Organizzatore specie negli Stati Uniti dove la F1 sta vivendo una nuova giovinezza con ben 3 gare all’anno: Miami, Austin e Las Vegas. Ma per il momento il tutto è lettera morta. Un’idea pazza che tale dovrebbe restare.

Olimpiadi di F1 e MotoGP: la “nostra” provocazione

Una soluzione per portare il motorsport alle Olimpiadi sarebbe quello di proporre gare di formule minori, monomarca, con monoposto uguali per tutti, magari poi mettendoci sopra i piloti di F1 con abbinamenti nazionali. Troppo alto il prezzo di una F1 o una MotoGP da costruire solo per una gara olimpica.

Quella che potrebbe essere una soluzione intermedia, magari per garantire la presenza e lo spettacolo del massimo motorsport alle Olimpiadi è quella di portare F1 e/o MotoGP ai Giochi come sport puramente dimostrativi con un Gp delle Olimpiadi, valido o non valido per i rispettivi Mondiali, in cui vengono assegnate le medaglie alla scuderia e al pilota. La Ferrari ovviamente difenderebbe i colori dell’Italia, la Red Bull ad esempio correrebbe per l’Austria, Sauber per la Svizzera, Mercedes per la Germania, Alpine per la Francia e così via. I piloti rappresenterebbero le proprie nazioni. Troppo complicato? Forse…

Olimpiadi: quando la Ferrari monopolizzò la cermonia di Torino 2006

A dire il vero una F1 alle Olimpiadi c’è stata. Anche se non proprio in gara. Impossibile dimenticare la cerimonia dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 quando ad un certo punto a prendersi la scena dello Stadio Olimpico fu la Ferrari con al volante Luca Badoer con i cinque cerchi sulla livrea rossa a fare dei burnout al centro del palco.

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