Il caldo disumano di Tokyo è il grande protagonista di questi Giochi Olimpici, in particolare per quanto riguarda il tennis, che, come hanno fatto polemicamente notare più volte i protagonisti, si gioca a orari improponibili. Già il primo giorno di gare era successo che un’arciera russa svenisse sul campo. Per fortuna nulla di grave, ma le alte temperature e la forte umidità sono un mix davvero faastidioso per chi deve fare sport.
Tra i più polemici, nei giorni scorsi, c’è stato proprio il numero due del mondo Daniil Medvedev, che nella notte italiana tra il 27 e 28 luglio ha battuto Fabio Fognini in un match durissimo valevole per i quarti di finale del torneo singolare maschile.
Proprio durante il match con l’italiano, ad un certo punto il russo si è quasi accasciato, evidentemente provato per la fatica. E quando il giudice di sedia gli ha chiesto se fosse in grado di terminare la gara, l’ultimo campione delle Atp Finals ha risposto polemicamente: “Posso finire il match, ma posso anche morire. Chi si assume la responsabilità se muoio?“.
Parole che la dicono lunga sullo stato d’animo (e fisico) con il quale i tennisti hanno affrontato il torneo olimpico che, non a caso, ha provocato più di un ritiro dovuto proprio al caldo infernale.
Eliminato Fognini, adesso Medvedev se la vedrà contro l’argentino Carreno Busta nei quarti di finale.