È un Giuseppe Marotta soddisfatto a metà quello che, ai microfoni di Radio Anch’io Sport, stamane ha commentato l’1-1 ottenuto dall’Inter nel derby contro il Milan, gara che poteva consentire ai nerazzurri di accorciare in maniera decisa sui cugini.
“Il rammarico rimane, abbiamo tentato di ottenere il risultato pieno ma non ci siamo riusciti. Merito anche dell’avversario. Il Milan è cresciuto nella gestione Pioli. Credo sia al suo massimo, e recita un ruolo autorevole nella lotta allo scudetto. Noi siamo i campioni in carica ma non sarà facile” ha esordito l’a.d. interista.
L’intervento radiofonico è poi diventato occasione per approfondire alcuni temi caldi legati al mondo nerazzurro fra cui quello del mercato, un argomento questo sempre più d’attualità visto l’avvicinarsi dell’apertura della sessione invernale.
La strategia di Marotta
Alla luce di quanto conseguito dalla squadra in termini di risultati, Marotta è parso avere le idee ben chiare su come il club approccerà la prossima finestra di mercato.
“Siamo concentrati sulla rosa che abbiamo a disposizione, gran parte di questi giocatori sono campioni d’Italia e bisogna riconoscerne i meriti. La squadra sta rispondendo a quelle che sono le aspettative, non ci sono grosse problematiche” ha dichiarato convinto il dirigente interista.
“Credo proprio che a gennaio non faremo cambiamenti anche se l’attività di monitoraggio è già in atto per quanto riguarda la programmazione futura” ha continuato Marotta non smentendo di fatto i rumors che danno il club di Viale Liberazione molto interessato a Lorenzo Insigne.
L’Inter che verrà tra sostenibilità e stadio
Il fantasista napoletano, dunque, potrebbe far parte del prossimo futuro dell’Inter, società che, come tutte le concorrenti nel calcio che conta, sta facendo i conti con la crisi innescata dall’avvento del Covid-19.
“L’impatto della pandemia ha prodotto danni per un miliardo e 100 milioni. Oggi abbiamo bisogno in Italia che la politica dedichi maggiore attenzione al nostro mondo con interventi sulla fiscalità, che non vuol dire ristori ma accettare la nostra richiesta di rateizzazione dei contributi delle tasse sugli stipendi dei calciatori” ha affermato duro Marotta, uomo ai vertici di una società che ha già bene in mente come autosostentarsi in futuro.
“Il futuro dell’Inter sarà di sicuro con Suning, ci sarà un modello di sostenibilità direi interna. L’obiettivo non è dispensare illusioni, ma garantire l’ambizione del nostro club”.
Molte di queste saranno legate anche alle entrate date dal nuovo stadio, un progetto questo che, dopo diversi mesi d’impasse, ora pare essersi definitivamente avviato.
“Le cose stanno procedendo nel modo migliore. Questa è una forte esigenza che i due club hanno, c’è una unione di intenti con il comune e con il sindaco Sala. Le proprietà dei club sono assolutamente favorevoli a proseguire, auspico si possa partire quanto prima. Uno stadio rappresenta non solo un asset patrimoniale importante ma soprattutto un contenitore di grandi emozioni che dà un senso di appartenenza”.
Nel nuovo stadio si giocheranno i derby del futuro, match che Marotta e tutti i tifosi interisti si augurano possano essere seguiti e avvincenti come quello di ieri sera.
“Quello di ieri sera è stato un bellissimo spot per il mondo del calcio, la partita è stata vista in 150 Paesi con circa 60mila spettatori presenti. È stata vibrante, giocata a viso aperto, con belle coreografie e correttezza in campo” ha concluso un Marotta molto esaustivo.