Un nuovo indizio riallontana Federico Chiesa dalla sua attuale squadra, la Fiorentina, riaccendendo il braccio di ferro di mercato fra i due club che si contendono da mesi il calciatore, l’Inter e la Juventus. Joe Barone, braccio destro del patron viola Rocco Commisso, non si è nascosto e in un’intervista rilasciata a ‘Calciomercato.com’ ha dichiarato: “Noi non obblighiamo nessuno a rimanere”.
“In questo momento purtroppo è tutto bloccato, quindi ci si potrà vedere e parlare solo quando tutto sarà finito – ha spiegato Barone -. Il presidente comunque è stato molto chiaro, la nostra volontà è quella di creare una società ambiziosa, che possa competere e ottenere delle soddisfazioni, che possa diventare un punto di arrivo e non di partenza per i calciatori”.
“Ognuno, poi, è libero di fare le sue scelte: noi vogliamo giocatori felici di stare a Firenze, di crescere a Firenze e di provare a ottenere dei traguardi importanti con la Fiorentina” ha concluso il dirigente del club gigliato.
Pur non essendo un via libera definitivo, è sicuramente un segnale importante che riapre alla cessione del calciatore figlio d’arte. Negli ultimi giorni l’Inter è passata in vantaggio nella trattativa: il club nerazzurro, secondo quanto riportato nei giorni scorsi da ‘Tuttosport’, sta valutando un’offerta da 30-40 milioni di euro per Chiesa, una somma cui sarebbe aggiunto il cartellino di Radja Nainggolan.
Arrivato a Cagliari la scorsa estate, il Ninja non sarà riscattato dal club sardo a causa dell’ingaggio oneroso e tornerà a Milano, dove però non rientra nei piani di Antonio Conte, a meno di ripensamenti di quest’ultimo dopo la valutazione della rosa a disposizione in vista del prossimo anno.
La Juventus, dal canto suo, ha perso terreno nella trattativa soprattutto a causa degli attriti con Commisso, che complicano non poco i piani di Paratici. A differenza dell’Inter, però, i bianconeri possono vantare un principio d’accordo con il padre del giocatore, Enrico, che di Federico è anche il procuratore.
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