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Michael Schumacher, Ecclestone si emoziona: "Mi manca, in Ferrari tutti lo seguivano"

A quasi 10 anni di distanza dal terribile incidente sugli sci di Michael Schumacher, l'ex patron della Formula 1 nel corso di un'intervista ha rilasciato il suo personale pensiero e un ricordo legato al passaggio in Ferrari di Schumi

Ultimo aggiornamento:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Mancano oramai solo due giorni al triste decennale dell’incidente che ha cambiato per sempre la vita di Michael Schumacher. Gettando al tempo stesso il mondo dell’automobilismo e della F1 in particolare in una grande tristezza pari a quella per la morte di Ayrton Senna nel 1994.

Tra i vari ricordi, testimonianze e retroscena di questi giorni che un po’ tutti i protagonisti del mondo della Formula 1 stanno rilasciando nelle varie interviste non poteva mancare il pensiero di Bernie Ecclestone che si è allineato al più classico ma sentito “Mi manca Michael” per poi ricordare qualche aneddoto legato all’epoca d’oro di Schumacher con la Ferrari.

Ecclestone: “Schumacher mi manca”

Bernie Ecclestone è stato il “padre-padrone” della F1 per diversi decenni fino al passaggio di consegne avvenuto con Liberty Media nel 2017. Di campioni il buon vecchio Bernie, oggi 93 anni e recentemente alle prese con problemi fiscali, ne ha visti passare. Tra gli ultimi sicuramente Michael Schumacher.

Mi manca, Michael è sempre stato un bravo ragazzo, sarà sempre ricordato come una stella”.

Queste le parole che Bernie Ecclestone ha rilasciato un’intervista a DPA in occasione del decimo anno dal maledetto incidente sulle nevi di Meribel (29/12/2013) che ha tolto Schumi dalla vita pubblica

Schumacher, Ecclestone: “Ha trascinato la Ferrari”

Bernie Ecclestone rivela un retroscena sia del passaggio di Schumacher in Ferrari, sia di come Schumi abbia stravolto e rivoluzionato il metodo di lavoro di Maranello portando la rossa a rivincere un titolo in F1 dopo oltre vent’anni nel’ 2000. “Un giorno eravamo seduti ad un tavolo e gli ho detto: ‘Chi guida questa squadra?” – racconta Bernie – lui mi ha risposto: ‘Ci vado io’. E ha fatto bene, riusciva a tirare fuori il meglio dalla gente. Si è guadagnato il rispetto delle persone che lo ascoltavano. Ogni volta che diceva qualcosa sapevano che era la cosa giusta. Qualunque cosa dicesse Michael a Jean Todt, lui la seguiva”.

Fonte: ANSA

Michael Schumacher: da Todt a Domenicali a Vettel nel decennale di Meribel

Con l’avvicinarsi di questa triste ricorrenza, decennale dell’incidente di Meribel, si susseguono le testimonianze, o anche i semplici ricordi di chi il 7 volte campione del mondo l’ha vissuto quando era in attività. Dopo Jean Todt tra i pochi ad avere ancora contatti con la famiglia Schumacher, la moglie Corinna e i figli Mick e Gina Maria, l’aneddoto di Timo Glock, anche Stefano Domenicali ha ricordato quel grande campione conosciuto ai tempi della Ferrari.

Ma anche colui che ha raccolto l’eredità di Schumacher in pista, Sebastian Vettel ha voluto lasciare un pensiero per Schumi mentre tra tutti, hanno commosso il ricordo e le parole del fratello Ralf.

Resta però sullo sfondo il tragico incidente sugli sci sulle Alpi francesi che ha stravolto la vita di Michael Schumacher di cui si è recentemente parlato con nuovi retroscena, ma anche i dettagli sulla salute del 7 volte campione del mondo di F1, 5 con la Ferrari, tenuti segreti da allora, nel pieno rispetto della decisione di Corinna sul riserbo delle condizioni di salute di Schumi rimarcate dall’avvocato di famiglia.

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